Causa tra giornalisti, il catanzarese Regolo la spunta su Sansonetti

La vicenda riguarda la pubblicazione di una notizia relativa al direttore nato nel capoluogo su un quotidiano calabrese diretto da entrambi

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    Un direttore di giornale che sconfigge un altro direttore di giornale in un’aula di giustizia. E’ la vicenda che riguarda gli ultimi due direttori dell’”Ora della Calabria”: il giornalista e scrittore catanzarese Luciano Regolo e Piero Sansonetti, protagonisti di una causa che ha visto il secondo soccombere davanti alla magistratura. La vicenda prende le mosse nel luglio del 2013 con la pubblicazione sull’”Ora della Calabria” all’epoca diretta da Sansonetti, di un articolo relativo all’annullamento del matrimonio di Regolo con la moglie da parte del Tribunale ecclesiastico regionale. Il servizio, apparso – piuttosto incongruamente – nelle pagine dell’edizione del Tirreno cosentino dell’”Ora della Calabria”, ricostruiva il caso in modo piuttosto sommario, non essendo ancora note le motivazioni della decisione del Ter: l’articolo parlava poi di un presunto “favoritismo” per Regolo dovuto al suo impegno e alla sua vicinanza, anche in qualità di scrittore, alla mistica Natuzza Evolo, e sostanzialmente accusava il giornalista catanzarese di aver cercato di eludere i suoi doveri verso la moglie e i figli attraverso l’annullamento. Non si fece attendere la reazione di Regolo, che decise di querelare il direttore dell’”Ora” Sansonetti e la giornalista autrice dell’articolo e ottenne sulla testata, a termini di legge, una rettifica dalla quale emergerà l’arbitrarietà della ricostruzione riportata nell’articolo: in particolare, la rettifica preciserà che Regolo non era stato assolutamente “favorito” dal Ter e aveva cresciuto praticamente da solo i suoi due figli. La versione di Regolo, difeso dall’avvocato catanzarese Francesco Rotundo, è stata adesso pienamente accolta dal Tribunale di Cosenza, che ha dichiarato Sansonetti colpevole del reato diffamazione condannandolo a 800 euro di multa, al pagamento delle spese processuali, al risarcimento del danno in favore della parte civile e al pagamento delle spese processuali da questa sostenuta per 1.800 euro, mentre invece la giornalista che ha scritto l’articolo incriminato è stata assolta “per non aver commesso il fatto”. E’ questo l’epilogo di una vicenda che presenta anche un aspetto molto particolare: fu proprio Regolo a subentrare a Sansonetti alla guida dell’”Ora della Calabria”, diventando protagonista del famoso “Oragate”, il caso delle presunte pressioni dello stampatore del giornale per impedire la pubblicazione di una notizia “scomoda” per un importante politico calabrese. (ant. cant.)

     

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