Problema acqua, Cisl: ‘Abramo imputa ad altri i propri fallimenti’

'E' dal 2012 che in Sorical stiamo cercando di governare, con i vari liquidatori che si sono alternati, con il contributo responsabile di tutti i lavoratori, un percorso di rilancio aziendale' 

Più informazioni su


    Riceviamo e pubblichiamo a seguire la nota di Pompeo Greco, segretario generale Femca Cisl Calabria 

    Riscontriamo le dichiarazioni del Sindaco di Catanzaro Sergio Abramo, in merito al ruolo e responsabilità che avrebbe avuto o dovuto avere il sindacato sulla vicenda Sorical, al quale imputa un disimpegno ‘accontentandosi, in cambio, di quattro promozioni’. Se non si trattasse di un tema serio delicato e importante che ultimamente ha creato grandissimi disagi ai cittadini calabresi, come più volte sottolineato, ci sarebbe da ridere e domandarsi contestualmente a che livelli sia ormai arrivata in generale la nostra classe politica, sempre pronta a individuare altri soggetti a cui imputare i propri fallimenti.

    Ci permettiamo di ricordare, per dovere e correttezza d’informazione, che l’attuale sindaco di Catanzaro ha ricoperto proprio la carica di Presidente Sorical dal 2010 fino alla messa in liquidazione nel 2012 da parte dell’allora Presidente Scopelliti. Una scelta evidentemente dettata, come più volte sottolineato, da motivi che forse traevano origine da gestioni politicizzate e poco oculate, se la memoria non ci inganna. Era il periodo, ricordiamo bene, delle paventate istituzioni, da parte di qualcuno, delle commissioni d’inchiesta, La “cosiddetta” buona politica che cogliamo nel messaggio subliminale nelle dichiarazioni del sindaco Abramo. Quella cosiddetta buona politica che probabilmente qualche problema lo ha provocato nella nostra regione, nella gestione delle partecipate, Sorical in primis senza doverci dimenticare del fallimento della Soakro di Crotone. Il sindacato è e rimane, nonostante tutto, un soggetto intermedio e interlocutore importante, che però ha il compito, giusto per uscire da un equivoco di fondo, di condividere, governare e indirizzare il più possibile i processi che riguardano gli interessi dei lavoratori, dei soggetti più disagiati e più in generale quelli della collettività. La determinazione dei quali è però poi appannaggio della politica.

    Nel merito è dal 2012 che in Sorical stiamo cercando di governare, con i vari liquidatori che si sono alternati, con il contributo responsabile di tutti i lavoratori, un percorso di rilancio aziendale avendo da sempre ritenuto imprescindibile, per il futuro del servizio idrico Calabrese ripartire dal patrimonio di competenze e professionalità presenti in Sorical. E’ questo è il nostro ruolo. La politica, di qualsiasi colore, giusto perchè la nostra non è una presa di posizione di parte, al di là delle solite dichiarazioni pre elettorali di circostanza, svolgesse il proprio e desse concreti segnali di assunzione di responsabilità nei confronti dei cittadini calabresi. Le ultime vicende come quelle relative alle varie diatribe sull’acqua, che hanno coinvolto molti comuni e soprattutto hanno penalizzato i cittadini, ci dimostrano che purtroppo non si va in questa auspicabile responsabile direzione. La costituzione dell’AIC, ente di governo del futuro SII Calabrese con il suo tanto declamato cronoprogramma che doveva partire dal 9 ottobre 2017 e di cui invece non si ha più traccia , confermano tutte le nostre perplessità. Sono i fatti e le idee che fanno la storia è non la propaganda, soprattutto quella elettorale. Prima di imputare responsabilità sarebbe opportuno, per una maggiore credibilità, verificare e assumersi le proprie. 

    Più informazioni su