Scomparsa di Giovanni Colosimo, politica ed imprenditoria unite nel ricordi di un uomo straordinario

Il cordoglio di Ferro, Rossi, Caruso, Esposito e Tallini

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    Sono tanti i messaggi di cordoglio per la scomparsa di Giovanni Colosimo.

    Wanda Ferro, consigliere regionale: Con la scomparsa di Giovanni Colosimo la nostra comunità perde un imprenditore illuminato, figlio illustre di questa terra che con sacrificio, intuito e caparbietà è riuscito a creare un grande realtà aziendale, assicurando posti di lavoro e benessere a diverse generazioni di calabresi. Il cavaliere Colosimo è stato non solo un pioniere, ma un punto di riferimento per l’intero mondo imprenditoriale calabrese, un galantuomo il cui operato è stato sempre contraddistinto da una profonda saggezza, da una intelligenza acuta e da grande equilibrio, anche grazie alla presenza forte e discreta al suo fianco di una figura meravigliosa, quella della signora Ciana, sua compagna di vita. Nella sua visione lungimirante, Giovanni Colosimo ha saputo comprendere prima di tutti che il progresso economico del territorio non può essere disgiunto dalla sua crescita sociale e culturale, e anche per questo è sempre stato sensibile alle iniziative dirette in tal senso, non facendo mai mancare il suo contributo al mondo dello sport – penso alla squadra di calcio ma anche al concorso ippico internazionale con cui abbiamo inaugurato il centro “Valle dei Mulini” – e alla cultura, sostenendo ad esempio la crescita del Teatro Politeama, così come dell’orchestra provinciale la Grecìa. La sua testimonianza di vita resta un esempio capace di illuminare il cammino delle nuove generazioni.

     Daniele Rossi e Alessandro Caruso, Presidente di Conindustria e presidente Ance: La scomparsa del Cavaliere del Lavoro, Giovanni Colosimo, Imprenditore e Uomo a cui, da sempre,  i  cittadini di Catanzaro e tutti i Calabresi, hanno rivolto sincero affetto e grande ammirazione,  dichiara  il Presidente Daniele Rossi,  commuove e rattrista l’intera classe imprenditoriale della Calabria.  I colleghi imprenditori, anche di generazione diversa, lo hanno sempre ascoltato ed amato, perchè sapevano di trovare in Lui un punto di riferimento, un modello di vita e di impresa, per ogni loro sollecitazione e Don Giovanni, come veniva dai più chiamato, ascoltava e riusciva a trovare il pensiero giusto e la parola di conforto anche nelle situazioni più difficili.

    Non dimenticheremo mai,  continua Rossi,    il suo entusiasmo, la sua voglia di fare, la passione per la vita e la determinazione a superare ogni ostacolo, aiutando, sempre,  i più bisognosi, e mostrandosi generoso e benefattore in tante situazioni nelle quali ha dimostrato, concretamente,  di non dimenticare il suo straordinario amore verso la propria terra ed i propri concittadini.     

    Lui stesso, in occasione del conferimento della cittadinanza onoraria e allorquando gli fu conferita la Laurea Honoris Causa, raccontò la sua storia di vita e di impresa con sincerità e lucidità, senza mai vergognarsi degli inizi difficili e complicati, ma anzi  valorizzandoli, come sapeva fare,  come stimolo e modello per le nuove generazioni.       Un uomo che non prescindeva mai ed in nessuna occasione dai suoi valori improntati ad una morale rigorosa e cristiana che rappresentava, sempre , la strada maestra.  Lo ricordiamo presente nella sede di Confindustria Catanzaro quando si affrontavano tematiche importanti e di grande valenza e lui, che ha ricoperto per il suo equilibrio e la sua saggezza, anche la carica di Probiviro, si mostrava attento a tutte le implicazioni suggerendo le soluzioni più giuste ed efficaci.    Anche il Presidente di Ance Catanzaro, Alessandro Caruso, appresa la notizia, ha espresso il profondo dolore personale e di tutti colleghi  costruttori per la perdita di un imprenditore illuminato, mecenate in più occasioni, ed uomo di grandissima levatura morale  che ha dimostrato, con i fatti, un esempio da seguire e da ricordare per gli uomini e le donne di ogni generazione. In questo momento, siamo commossi e non riusciamo a manifestare tutto il nostro stato d’animo ma, siamo certi, non lo dimenticheremo.    Rossi e Caruso, a nome di tutta la classe imprenditoriale, rivolgono, infine, un caro saluto ed un affettuoso abbraccio alla compagna di una vita , Sig,ra Ciana, ed ai figli Massimo, Marcella,  Maura e Lilly,  che, nella memoria,     sapranno, nella memoria del Papà,   salvaguardare e valorizzare sia la storia di impresa che il patrimonio umano”

    Baldo Esposito, consigliere regionale: Ho accolto con commozione e sincero dolore la triste notizia della dipartita del cavaliere Giovanni Colosimo, avvenuta questo pomeriggio.  Con lui, se ne è andato un pezzo importante della storia della nostra città, che, nella sua interezza, dovrà sempre rimanere grata ad una persona di altissimo spessore umano, che, agendo sempre con discrezione, onestà, caparbietà e competenza, unite ad un incredibile intuito e straordinarie capacità personali, lo hanno fatto eccellere in campo imprenditoriale, dove ha raggiunto traguardi forse impensabili per una realtà come quella di Catanzaro. Tuttavia, più che la figura dell’imprenditore, la cui grandezza è ben nota a tutti i catanzaresi, mi sia consentito ricordare, attraverso queste poche ma sentite e sincere parole di gratitudine e di assoluto rispetto, Giovanni Colosimo mecenate e benefattore, sempre in prima linea nel sostegno di qualunque manifestazione culturale e sportiva di quella città con la quale aveva creato un rapporto di simbiosi e della quale si sentiva figlio, anche ben prima del formale riconoscimento della cittadinanza onoraria, avvenuta soltanto qualche mese fa, quale degno e doveroso suggello di un amore intenso e sincero verso questa città, iniziato moltissimi anni or sono e mai diminuito durante la sua lunga esistenza in vita. Per me e per tutti gli amministratori che si sono succeduti alla guida della città di Catanzaro, la persona del cavaliere Colosimo è sempre stato un riferimento sicuro ed autorevole, che non si è mai sottratto al confronto costruttivo e disinteressato, lontano da ogni clamore ed inutile propaganda e ribalta.Associandomi al Sindaco Abramo, che ha già annunziato la partecipazione, in forma solenne ed ufficiale, dell’amministrazione comunale alla cerimonia funebre, rivolgo le mie più sentite condoglianze alla intera famiglia del cavaliere, sicuro che la straordinaria esperienza imprenditoriale del gruppo Colosimo proseguirà lungo il solco tracciato da Don Giovanni e secondo i suoi insegnamenti, nell’eterno ricordo di una persona eccezionale, che ha dedicato l’intera vita al lavoro, alla famiglia ed alla citta di Catanzaro.

    Mimmo Tallini, consigliere regionale : Catanzaro e la Calabria perdono un grande imprenditore, capace di creare occupazione per centinaia di persone, ma anche un uomo buono, onesto, generoso. La morte del cavaliere Colosimo ci colpisce profondamente perché fa mancare a tutti una sorta di faro. Mancherà sicuramente alla sua adorata famiglia, alla sua azienda e mancherà soprattutto alla sua città di adozione, poi diventata con la cittadinanza onoraria la “sua” città per sempre.” Per tratteggiare la nobile figura di Giovanni Colosimo, basta rileggere le tappe della sua bellissima vita. Partito dalla sua Cropani per l’Argentina, è riuscito nell’impresa di diventare un industriale importante, illuminato, con lo sguardo sempre rivolto al futuro. Il successo ottenuto non gli ha mai fatto perdere le sue qualità più importanti: l’umiltà, l’onestà, il desiderio di aiutare coloro che hanno bisogno. Giovanni Colosimo non si è mai tirato indietro, sia che si trattasse di aiutare il Politeama, sia che si trattasse di sostenere il Catanzaro Calcio. Penso che la città gli debba tributare gli onori che merita. Un pensiero in questo triste momento va alla sua famiglia, in particolare al figlio Massimo che ne raccoglie l’eredità, con la certezza che nessuno dimenticherà ciò che Giovanni Colosimo ha rappresentato per l’intera città e per la nostra terra”.

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