Consiglio comunale/3: dibattito poltico. Merante sugli scudi

L’esponente di Forza Italia non sarà più vicecapogruppo azzurro e poi chiede al sindaco un confronto su alcune tematiche. Abramo: “Disponibile, e a Giovino non costruiremo”

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    Anche le prime pratiche all’ordine del giorno del consiglio comunale, quelle relative alla rideterminazione della Tari, la tariffa sui rifiuti, hanno registrato la prosecuzione del dibattito politico, con un protagonista in particolare: Giovanni Merante, che ha chiesto al sindaco un confronto di maggiorana su alcune tematiche e ha annunciato di non voler rivestire più il ruolo di vicecapogruppo di Forza Italia restando comunque nel partito azzurro. La seduta ha comunque confermato l’influenza del clima elettorale in vista delle Politiche del 4 marzo. Sergio Costanzo di “Fare per Catanzaro” ha affermato: “L’intesa con il Pd si è di fatto interrotta dopo le Comunali. C’è oggettivamente una mancanza del Pd locale, che avrebbe tutte le possibilità di mettere in difficoltà il sindaco, così come c’è uno sfilacciamento dell’opposizione. Anche nel centrodestra ci sono tensioni ma il centrodestra sa unirsi, litigando magari dopo le elezioni. Non sappiamo francamente dove indirizzarci alle prossime elezioni, ma – ha detto Costanzo – staremo attenti a chi tutelerà il territorio: prima di tutto viene la città di Catanzaro. Questa è l’unica nostra strada. Dopo il 5 marzo dobbiamo incontrarci con il sindaco, il mio intento è sempre fare opposizione ad Abramo ma è chiaro che se tra due anni dovesse essere candidato alla Regione un catanzarese in contrpposizione con un cosentino non ci sono dubbi sosterrei un catanzarese”. Parola a Ciconte del Pd: “Ora capisco perché questa città non decolla, è davvero paradossale sentire tutti parlare di tutto e contro tutti, invece ritengo che bisogna riportare la politica su un binario di civiltà e di decenza. Stiamo attenti perché così alimentiamo ancora di più il populismo. Dobbiamo tutti rimboccarci le maniche, nell’interesse di questa città che purtroppo, lo dico al sindaco, è in fase decadente, e dobbiamo avere tutti uno scatto di orgoglio in un senso di solidarietà tra di noi”. Ciconte ha poi ribadito a chiare lettere la sua appartenenza al Pd rimarcando “le incongruenze nella maggioranza, basti pensare al ruolo del mio amico senatore Aiello, che fino a qualche tempo fa era insieme al centrosinistra nella coalizione di governo nazionale”. Bosco di “Cambiavento” ha osservato: “Il sindaco chiede il nostro contributo ma poi non ci coinvolge quando si tratta dell’interlocuzione con la Regione. Sottopongo poi la necessità di avere chiarezza sulla vicenda del depuratore, sul rischio di perdere consistenti finanziamenti, sul rischio di ripercussioni giudiziarie su una ditta dell’Ati e sul rischio di gravare sulla cittadinanza. Vorrei poi capire dal sindaco qual è realmente l’idea dell’amministrazione sulle lottizzazioni a Lido, sulla sanità, in generale sullo sviluppo della città”. Praticò di “Catanzaro da Vivere” ha difeso l’operato del senatore Piero Aiello, che “ha lavorato strenuamente per la città”. Giuseppe Pisano di “Officine del Sud” ha definito inaccettabile “il fatto che tutti i problemi, dalla disoccupazione ad altro, vengano attribuiti ad Abramo quando invece sono da ascrivere al centrosinistra. La verità è che l’opposizione mente sapendo di mentire”. Fabio Celia: “Mi sorprende sentir parlare di solidarietà da Ciconte, al quale ricordo che al tempo di una vicenda che in campagna elettorale mi ha riguardato nei miei confronti in forma privata è stato amichevole ma in pubblico si è appiattito sulla posizione dei poteri forti del Pd”.  Guerriero dei “Socialisti e Democratici” ha ulteriormente specificato: “Invito tutti a fare un bagno di umiltà, perché tutti abbiamo commesso errori, e dobbiamo e pensare solo agli interessi della città. Raccolgo l’appello di Abramo per un nostro contributo ma vorremmo essere tenuti in una considerazione maggiore di quella che dite a parole di professore”. Riccio di “Svolta democratica” ha rilanciato l’allarme sulla questione delle lottizzazioni di Giovino parlando di “appetiti micidiali su quell’area, di speculazione di nuovo in atto e di partito degli affari di nuovo in azione”, invitando il sindaco a fare chiarezza dopo il 5 marzo. Luigi Levato, capogruppo di Forza Italia, ha ‘rimbrottato’ il presidente del consiglio comunale Polimeni per aver “consentito l’apertura di un dibattito politico più che soffermare la seduta sulle pratiche” e ha poi rimarcato: “Il centrosinistra prova a ricompattarsi ma ormai è tardi, mentre invece noi siamo compatti su nomi come Tallini e Aiello, che sono sicuro saranno eletti”. Merante, vicecapogruppo forzista, a differenza di Merante si è invece complimentato con Polimeni “la cui conduzione dei lavori ha liberato quest’aula da tanti rancori”, osservando poi: “Oggi comunque l’unica certezza è il sindaco Abramo, anche se anche la nostra maggioranza ha necessità di confrontarci con il sindaco, a esempio sul tema delle partecipate o sul comando della polizia municipale nel quale ci sono molte criticità su cui si attendono risposte. Così come abbiamo bisogno come centrodestra di confrontarci con il sindaco anche sulla dirigenza, che spesso è conflittuale. Questo comunque tenendo presente che Abramo è il nostro punto di riferimento per i prossimi anni”. Merante ha quindi aggiunto: “Mi rivolgo al mio partito, Forza Italia, per la grande stima con il coordinatore provinciale Tallini, è un partito in cui credo fortemente. Ma da oggi non sarò più vicecapogruppo”. Dall’opposizione Bosco e anche il leader di “Cambiavento”, Nicola Fiorita, hanno puntato l’attenzione sulla “discrasia all’interno di Forza Italia”, ma Levato ha risposto osservando come “non c’è alcun problema al nostro interno come invece mi sembra ci sia nell’opposizione”. Anche in questa fase è intervenuto il sindaco Abramo, che ha replicato a Riccio sul tema delle lottizzazioni di Giovino: “Il Comune ribadirà il diniego di costruire in quell’area, confermando l’intenzione di un bando internazionale per un’area strategica e di adottare una decisione all’unanimità perché è il polmone verde della città”.  Quanto alla richiesta di confronto di Merante, il sindaco ha detto: “Non ho problemi di sorta, sono disponibile subito dopo le elezioni a voler discutere su tutte le problematiche che riguardano la città, anche se – ha concluso Abramo –  a mio avviso siamo sulla buona strada su tanti settori”.   (cant. a.)

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