Cosmetici e nutrizione: nuove opportunità per le farmacie

Anche per quanto riguarda il settore degli integratori, continua la crescita.  

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    Il mondo farmacia negli ultimi anni ha visto una notevole evoluzione, sia per effetto dei nuovi decreti sia per una crescita naturale in risposta alle nuove esigenze delle persone. Le farmacie si sono rivolte perciò, a quei settori merceologici che sono diventati di maggiore interesse per i propri clienti.

    Dobbiamo considerare, infatti, in questi anni il concetto di salute è cambiato profondamente.

    Una volta il termine “salute” significava guarigione dalle malattie, oggi salute significa stare bene, sentirsi sani e in forma, nel corpo e nella mente.

    La farmacia è il luogo dove questo bisogno del cittadino di essere accompagnato nel percorso sulla via della salute e del benessere trova risposte semplici, chiare, immediate. La farmacia da sempre è vicina al cittadino, nel senso che è facilmente accessibile, sia per la propria presenza capillare sul territorio, sia per la disponibilità dei farmacisti di farmacia al dialogo e al confronto con il paziente.

    È chiaro che la farmacia non può e non deve snaturare la propria funzione: il settore di attività principale deve restare l’erogazione del farmaco, integrata dai servizi correlati e dalla dispensazione di prodotti che hanno a che fare con la salute.

    La cosmetica, quindi, ha senso in farmacia se è funzionale alla tutela della salute, alla prevenzione, al benessere psico-fisico della persona.

    Gli integratori e i prodotti nutraceutici rientrano nelle competenze della farmacia nella misura in cui si tratta di prodotti di qualità, efficaci, controllati.

    Afferma Defilippo: “ La serietà e la qualità che i cittadini percepiscono nella farmacia non può essere sfruttata per la vendita di prodotti che poco hanno a che fare con la salute o che non producono alcun vantaggio in termini di benessere fisico.

    Il fatturato di prodotti cosmetici in farmacia conferma un trend in crescita da vari anni.

    Questo ha portato molte farmacie a investire nella dermocosmesi e a far specializzare i propri addetti in questo settore. Inoltre, in questi anni si sono rafforzati i rapporti di collaborazione tra aziende produttrici e farmacie, con l’obiettivo di valorizzare il canale nella vendita dei prodotti cosmetici.

    Anche per quanto riguarda il settore degli integratori, continua la crescita.

    La farmacia continua a essere il luogo privilegiato di vendita, facendo registrare il 92% del fatturato totale. L’intervento di medici e farmacisti determina il 60% delle vendite di integratori.

    Due terzi dei consumatori che acquistano integratori in farmacia sono donne. E questo, in modo particolare, è un aspetto che favorisce l’abbinamento tra cosmetici e integratori.

    Continua Defilippo: “Questi dati di mercato ci parlano di una popolazione che è fortemente interessata alla propria salute, al proprio aspetto fisico, al benessere fisico e psichico, ma che vuole prodotti e consigli di qualità.

    Legge, va su internet, si informa, ma poi chiede al medico e al farmacista consigli per la propria salute e il proprio aspetto fisico.

    Nei cittadini sta crescendo la consapevolezza di dover utilizzare prodotti di qualità, consigliati da professionisti qualificati in un ambiente “protetto”, orientato alla tutela della salute, qual è la farmacia. Questo risultato è merito delle farmacie stesse, ma anche della collaborazione delle aziende che hanno scelto proprio la farmacia per distribuire prodotti di alta qualità, puntando sulla costante innovazione.

    È quindi necessario proseguire su questa strada e rafforzare le sinergie tra i vari soggetti coinvolti, medici, farmacie, aziende produttrici.

    È fondamentale che le aziende forniscano alle farmacie informazioni sui propri prodotti e contribuiscano alla formazione dei farmacisti. Medici e farmacie devono intensificare i rapporti di collaborazione sui diversi ambiti di attività, partendo sicuramente dal farmaco, ma dialogando sempre più anche per quanto riguarda integratori alimentari e prodotti di dermocosmesi.

    È essenziale, infatti, che al cittadino arrivino gli stessi messaggi da tutte le sue fonti privilegiate di informazione.

    Solo in questo modo sarà possibile orientare il cliente/consumatore/paziente verso soluzioni efficaci, di qualità, basate sull’utilizzo di prodotti certificati e controllati, accompagnati da una consulenza professionale qualificata e da altri servizi collaterali utili al cittadino.

    Penso in particolare ai test diagnostici di prima istanza, realizzabili in farmacia, sulla base di quanto previsto dalla normativa sui nuovi servizi, che possono garantire un valore aggiunto rispetto alla pura e semplice vendita di prodotti che non siano solo farmaci.

    Un altro aspetto che vorrei sottolineare e che sarebbe utile implementare è quello della cosmeto-vigilanza che potrebbe essere estesa anche agli integratori. Sarebbe importante infatti registrare in farmacia eventuali effetti indesiderati di questi prodotti che, per quanto riguarda i cosmetici, entrano in contatto con l’epidermide e quindi possono produrre intolleranze, e, per quanto riguarda gli integratori ,vengono assunti per via orale e quindi possono interagire con farmaci e altri alimenti.

    Sarebbe un ulteriore elemento di garanzia che la farmacia potrebbe dare ai propri clienti e che potrebbe essere utile anche per le aziende per migliorare sempre più la qualità offerta ai consumatori.

    Spero quindi che il convegno di oggi possa essere un punto di partenza per costruire intorno alla farmacia una rete di attività e servizi che possano contribuire sempre più a valorizzarne il ruolo e a sottolinearne il valore aggiunto nella vendita di tutti i prodotti che hanno a che fare con la salute delle persone.

    Il titolare di farmacia che intende potenziare la propria attività nel settore della dermocosmesi e degli integratori alimentari deve necessariamente approfondire le proprie conoscenza in ambito gestionale.

    È evidente infatti che tali prodotti richiedono, oltre a una preparazione professionale adeguata, anche competenze manageriali.

    Non si tratta solamente di consigliare un prodotto piuttosto che un altro sulla base delle sue caratteristiche e proprietà, ma anche di far emergere il bisogno del cliente, di indirizzarlo verso l’acquisto di prodotti che possono essergli utili, attraverso una corretta esposizione, un’attenta scelta in termini di assortimento, una comunicazione efficace sul punto vendita, la formazione del personale.

    Non tutte le farmacie sono uguali, esistono differenze in termini di fatturato, di spazi disponibili, di superficie di magazzino. Ognuno deve fare i conti con la propria realtà, ma alla base devono esserci competenze ben precise.

    Su questo fronte è fondamentale il supporto delle aziende produttrici che possono dare alle farmacie un efficace aiuto soprattutto in termini di formazione

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