Verso il ballottaggio, Abramo pronto ad affrontare l’ultimo miglio con tutto il fiato in corpo (CON VIDEO)

Il sindaco uscente davanti allo stato maggiore di Forza Italia evidenzia la "paura" di Ciconte di confrontarsi ora che sono rimasti in due 

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    L’ultimo miglio, lo ha chiamato Wanda Ferro, quello più duro e difficile prima di arrivare alle 23.01 di domenica 25 giugno. Con tutto il fiato possibile, gli fa eco il candidato sindaco Sergio Abramo. È l’hotel Guglielmo il luogo in  cui lo stato maggiore di Forza Italia, composto appunto da Sergio Abramo, Mimmo Tallini e Wanda Ferro, incontra i candidati e simpatizzanti della lista ammiraglia e quelli di Obiettivo Comune, rappresentata al tavolo dall’assessore uscente Lea Concolino. È Ivan Cardamone ad aprire e moderare gli interventi. L’ex presidente del consiglio comunale ribadisce che il tradimento di molti  ha significato il rinnovamento per il centrodestra catanzarese che arriverà tra gli scranni di Palazzo De Nobili con 12 nuovi consiglieri. La matematica, secondo Lea Concolino, a volte può essere un’opinione, lo dimostra il fatto che, sempre secondo l’assessore, con undici liste in campo il competitor di Sergio Abramo non sia riuscito a mettere un punto già al primo turno. Un emozionato Mimmo Tallini, dopo aver legittimato il risultato elettorale di Nicola Fiorita, prendendolo anche come un ammonimento per il centrodestra che deve saper cogliere la voglia di rinnovamento, parla degli avversari come di gente incapace di confrontarsi ed impegnata solo a mettere in atto campagne denigratorie che fino ad ora, dice Tallini, hanno fatto male solo a loro. Un grazie ai candidati, soprattutto quelli che sanno già che non risulteranno, ma che pure sono presenti e impegnati, arriva da Wanda Ferro la quale ribadisce la necessità di restare compatti e di trasferire alla città quel senso di pragmaticita’ dal quale passano anche i sogni, che per avverarsi hanno bisogno di qualcuno che ci creda davvero. Sergio Abramo, per nulla fiaccato dalla campagna elettorale ma se mai rinvigorito dall’imminente ballottaggio, lascia spazio agli affetti e alle emozioni ringraziando il fratello Paolo, seduto in prima fila, per il sostegno  e strappandogli un attimo di commozione. Ammette di aver fatto pace con la politica al punto da dire che non è più ora dei movimenti che si identificano con una persona sola ma e’ necessario tornare ai partiti. Il sindaco uscente, legittimando il risultato di Nicola Fiorita, si augura di averlo in consiglio comunale per i prossimi 5 anni proprio per ricostruire insieme, se pur da posizioni opposte, quel senso della politica che oramai la gente ha perso. Ma non può fare a meno Abramo di evidenziare ogni tipo di atteggiamento negativo di quello che è ora il suo avversato Enzo Ciconte. “Di cosa ha paura Ciconte ora che siamo io e lui a doverci confrontare? Perché dire di no ai vari faccia a faccia ai quali siamo stati invitati? La verità è che quando stringi la mano ad un cittadino – dice Abramo – devi sapere che quel cittadino capirà se gliel’hai stretta per convenienza o con convinzione. E i catanzaresi hanno già capito che Enzo Ciconte è estraneo alla città, non ne conosce i punti di forza e neanche i problemi. Non ha portato, da vice presidente della Regione, neanche un risultato per la sua città. E questo i cittadini lo sanno”. Le conclusioni sono tutte per legittimare i suoi compagni di viaggio, Tallini in primis “E’ un uomo – ha detto Abramo – a cui nessuno potrà dire di essere sceso a compromessi e chi mi ha dimostrato di amare la città, come tutte le persone che vedete qui stasera, io lo difenderò sempre”. L’ultimo miglio dunque per Sergio Abramo, da percorrere con tutto il fiato in corpo. 
    G.z.

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