‘Impariamo facendo’, presentato il progetto del CPIA di Catanzaro

Un lavoro di ricerca che ha coinvolto anche l’Università e l’Istituto Agrario e ‘valorizza le buone pratiche didattiche’

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    Un lavoro di ricerca che ha coinvolto il Centro provinciale per l’istruzione per adulti di Catanzaro creando una innovativa rete per l’istruzione superiore per “valorizzare le esperienze delle buone pratiche didattiche”. Una metodologia innovativa, insomma, che ha dato l’opportunità di mettere in luce le idee e le risorse umane presente nell’Istituto. La pubblicazione che rappresenta la sintesi dei lavori svolti dai docenti del CPIA di Catanzaro – capofila del progetto a cui hanno collaborato i CPIA Stretto Ionio e Stretto Tirreno – è stata illustrata nei giorni scorsi nella sala conferenze del Parco delle Giovani idee a Catanzaro, alla presenza tra gli altri del professore Cleto Corposanto, coordinatore del Corso di laurea di Sociologia dell’Università Magna Graecia, componente del comitato scientifico che ha valutato la pubblicazione. E’ toccato al dirigente scolastico di CPIA di Catanzaro, Giancalo Caroleo e alla professoressa Francesca Tedesco entrare nel merito del progetto DM 663/2016 per la costituzione del Centro regionale di ricerca, sperimentazione e sviluppo che ha dato l’input alla realizzazione dei lavori presentati in questa rassegna che “rappresenta l’ultimo atto di costruzione e il primo per avviare il processo di acquisizione delle competenze da parte degli utenti”, scrive il professore Corposanto nella premessa della pubblicazione. “Abbiamo cercato di valorizzare le esperienze delle buone pratiche didattiche perché riteniamo che alcuni modelli didattici ed educativi possano essere utilizzabili ed adeguabili a diverse situazioni che nella scuola che noi incontriamo – ha detto il dirigente scolastico Caroleo -. I nostri modelli didattici sono solo uno stile culturale che avrà modo di rappresentarsi come un paradigma educativo e riproposto e rimodulato rispetto alle necessità altre singole situazione”. Il coordinatore del Corso di laurea in Sociologia, nel comitato tecnico scientifico assieme a rappresentanti del Polo scientifico rappresentato dall’Istituto Agrario di Catanzaro, ha messo in evidenza l’importanza della costruzione di una rete di diversa esperienze e del “grande impegno che ha consentito l’avvio di un percorso di scambio di idee e energie tra docenti e istituzione scolastica che ne nobilita l’appartenenza e il senso stesso del lavoro quotidiano”. Il lavoro ha coinvolto anche i CPIA di Reggio Calabria (presenti infatti i docenti in rappresentanti dello “Stretto Ionio” e dello “Stretto Tirreno”): il CPIA di Catanzaro è tra i 17 in Italia che ha realizzato quello progetto il cui file potrà essere scaricato sul sito dell’Istituto dove sarà caricato. Grande sostegno all’iniziativa anche dall’Ufficio scolastico regionale, rappresentato al tavolo della conferenza stampa dalla professoressa Maria Stella Franco. Programmare, insomma, “è diventato una esigenza decisiva per raccogliere frutti importanti” e la pubblicazione del CPIA di Catanzaro è la testimonianza tangibile della pianificazione che orienta l’azione e la libera dalle tortuosità inefficaci.

    Maria Rita Galati

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