Riccio: ‘Stop a nuovi lidi da parte del Comune. Vinta una battaglia di legalità’

Il consigliere comunale: 'Da oltre un anno denunciavo che il bando per l'assegnazione era illegale. Le spiagge libere non si toccano' 

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    Riceviamo e pubblichiamo la nota del consigliere comunale Eugenio Riccio 

    Prendo atto che l’amministrazione comunale con determina nr. 1871 del 12 luglio 2017 ha inteso annullare in sede di auto tutela tutte le procedure del bando di gara nr. 1886 del 26 aprile 2016 per l’individuazione di nuove concessioni di aree demaniali Maritime per la realizzazione di strutture balneari in località Lido e Giovino di Catanzaro “. Inutile sottolineare che la mia battaglia, finalizzata alla salvaguardia delle spiagge libere di Catanzaro, è stata vinta su tutta la linea laddove da oltre un anno sostenevo e denunciavo che il bando per l’assegnazione dei lidi era ‘illegale’.

    Nondimeno, la battaglia non si è ancora conclusa atteso che l’intera vicenda, per i suoi profili di assoluta illegalità, necessità di un puntuale e definitivo pronunciamento da parte del Segretario Generale del Comune di Catanzaro nella sua funzione di Ufficio per la prevenzione della corruzione steso che la dottoressa Sica ha già avviato una attività di indagine. L’auspicio, da parte mia, è che nei prossimi bandi per l’assegnazione de le concessioni demaniali marittime si tenga ben presente quanto previsto nel piano comunale de le spiagge laddove le aree interessate sono state localizzate esclusivamente lungo il litorale di Giovino.

    Il fatto che il Rup abbia evidenziato, così come riportat nell’atto di annullamento del bando, “incongruenze e deficit normativi” conferma i miei dubbi sul modus opera di certa burocrazia e dell’amministrazione Abramo su questa vicenda. Ritengo, quindi, che se davvero si vuole puntare su uno sviluppo turistico del quartiere marinaro di Catanzaro non si possono sacrificare le spiagge libere. Bisogna, al contrario, puntare sui lidi esistenti incentivandoli a migliorarne la funzionalità e la capacità ricettiva ovvero ragionare sulla creazione di altri lidi in altre aree del nostro litorale, garantendo, non solo un ordinato sviluppo del nostro territorio ma anche la possibilità di veder nascere strutture all’avanguardia e aperte a tutti. Aver provato ad ‘aggirare’ le leggi tentando di concedere pezzi di spiagge libera alle strutture alberghiere presenti sul territorio non è una “giustificazione”. Sarebbe,invece, più corretto puntare a delle convenzioni tra le strutture alberghiere presenti e gli stabilimenti balneari già esistenti. Così facendo si darebbe la possibilità agli ospiti degli alberghi della città di poter godere di un servizio professionale sui nostri lidi. Una amministrazione seria e qualificata laddove si dovessero realizzare nuovi lidi dovrà puntare sui “giovani” per creare nuove imprese e nuove occasioni di lavoro. Dimostri, Abramo, con i fatti, di avere realmente le “mani libere” cominciando a contrastare quella importante “zona grigia” dell’apparato burocratico comunale dedita a illegalità e malaffare. Tutti i cittadini, soprattutto i giovani, devono avere la possibilità di poter concorrere per ottenere una concessione demaniale marittima ma, soprattutto, un concetto deve essere chiaro: le spiagge libere non si toccano.

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