Euforia gitana, rock e vitalità. Bregovic ‘ubriaca’ il Politeama (CON VIDEO)

Uno spettacolo trascinante con l’artista di fama internazionale e i musicisti dell’orchestra tra commistione di generi ed emozione LE FOTO

Più informazioni su


    di Laura Cimino
     
    Goran Bregovic e la sua orchestra hanno portato a Catanzaro  la musica come energia liberatoria, vitalità, libertà gioiosa di commistione di generi diversi, uno spettacolo coinvolgente come un’ubriacatura’.
    Il Festival d’Autunno ha dato a Catanzaro, al teatro Politeama, un artista di calibro internazionale e la città ha risposto con entusiasmo. Goran Bregovic e la sua orchestra ‘di matrimoni e funerali’ hanno trascinato il pubblico. La barcaccia lasciata vuota perché si potesse ballare è stata presto riempita. Difficile non lasciarsi travolgere. Due ore di musica sono volate via come un lampo. 
    Il teatro quasi del tutto pieno, entrano i musicisti e raggiungono il palco, nel silenzio dell’attesa e delle luci che si abbassano. Goran Bregovic, tutto vestito di bianco, al centro del palco saluta la città, le luci si abbassano e se si chiudono gli occhi la musica trasporta in altri luoghi, dalla ex Jugoslavia e le sue terribili ferite riesce ad esplodere vitalità, la musica stessa evoca voglia ed esplosione di vita, più forte delle macerie della distruzione della guerra, di ogni guerra. E’ una musica popolare. ‘La musica unisce, solo dalla diversità nasce la cultura’ ha detto a Catanzaro l’artista nato a Sarajevo di padre croato, membro della Armata Popolare Jugoslava, e madre serba, compositore di musiche straordinarie per il cinema, e questo sentimento esplode nelle due ore di concerto nei ritmi che cambiano di volta in volta, la sensualità del tango, l’euforia gitana, il rock, come un filo conduttore, e il suo potere liberatorio, la batteria, il sax, le voci delle due cantanti che hanno incantato gli spettatori, la musica balcanica a tratti latina, a tratti anche ironica, l’allegria di un ritmo sempre acceso rotto solo un po’ da brevi incursioni di nostalgia.

    Più informazioni su