All’anagrafe è Vincenzo ma viene proclamata come dottoressa Vittoria

Alla Magna Graecia durante la seduta di laurea il riconoscimento ufficiale di una transizione sessuale

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    Di Giulia Zampina

    “La proclamo dottoressa in i organizzazione e gestione delle imprese pubbliche e private con 110 e lode”. Deve essere stata questa più o meno la formula utilizzata da Michele Trimarchi, presidente della commissione di laurea dell’università Magna Graecia, nel momento della proclamazione di Vittoria Sorrentino. Nulla di eccezionale, penserà qualcuno, se non fosse che Vittoria Sorrentino all’anagrafe è ancora Vincenzo, nato a Crotone. Proprio così, Vittoria, oggi ha conquistato l’agognato traguardo della laurea, ma anche il riconoscimento ufficiale della sua transizione sessuale. A darne notizia il quotidiano on line Prideonline, in un pezzo a firma di Alessia Bausone.”In genere a chi intraprende un percorso di transizione sessuale – dice Vittoria –  vengono affidati due libretti, uno che rimane in segreteria con il nome anagrafico, e un altro che invece viene esibito agli esami con il nome di elezione. Non avendo il doppio libretto avevo richiesto se fosse possibile chiamarmi solo per cognome. Invece, la commissione non solo mi ha proclamata Dottoressa, ma addirittura mi ha chiamata con il mio nome: Vittoria. Lo riporta il giornale on line prideonline.it


    Vittoria ha discusso una tesi incentrata sulla transessualità. Ricostruendo tutta la normativa e la giurisprudenza dedicata alla comunità trans dagli anni ottanta fino ai giorni nostri e ho anche fatto una serie di interviste a persone che hanno transizionato negli ultimi quindici anni, tra cui Porpora Marcasciano, per verificare se c’è una differenza fra la generazione trans degli anni ’70/’80 (generazione dove la legislazione in materia era assente o in fase di definizione) rispetto ai millennials.

    “Le differenze sono notevoli. – continua Vittoria – Per dirne una: se in passato era scontato che una trans dovesse prostituirsi oggi non è più così”. E sull’atteggiamento dell’Università Vittoria non ha dubbi “All’interno dell’Università Magna Graecia c’è molto senso di inclusione e molto rispetto delle “presunte” diversità.

    Dal canto suo Alessia Bausone cheoltre ad aver firmato l’articolo è anche  dottoranda Umg e vice presidente Adgi “Sarà mio impegno in autunno sollecitare il nuovo Rettore e il Senato accademico dell’Umg a discutere dell’introduzione del cosiddetto doppio libretto per gli studenti e le studentesse transgender come recentemente fatto dall’Università di Pisa e in precedenza da Genova, Torino, solo per citare alcune realtà. L’università di Catanzaro è una realtà inclusiva e daremo l’esempio”. (In foto Vittoria con i colleghi subito dopo la proclamazione)

     

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