Consiglio comunale, diretta scritta

'Aspettando Godot', capitolo secondo. Lunga sospensione per permettere ai capigruppo di approfondire meglio le pratiche di Urbanistica, ma l'accordo non si trova ed è scontro in Aula sulle lottizzazioni  

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    di Danilo Colacino

    Ore 16.32 Ultima votazione, sempre terminata con 17 voti contrari e due astensioni, sulla seconda lottizzazione e anche qui c’è il fermo diniego della sola maggioranza. Subito dopo al presidente Polimeni non resta che rompere le righe e mandare tutti a casa 

    Ore 16.23 Nicola Fiorita, fino a questo momento silente, prende la parola: Oggi sento su di me tutto il peso della mia inesperienza in questo ruolo di cui mi scuso. Però mi interrogo sul perché siano arrivate in Consiglio pratiche viziate da anomalie sostanziali e formali. Ebbene non lo si sapeva. E’ una situazione confusa, nebulosa. E io mi sento smarrito nel dovermi pronunciare a riguardo. Come ha viaggiato tra gli Uffici questa pratica fino ad arrivare in Aula? Quali potrebbero essere le controdeduzioni rispetto alla delibera? Una domanda che merita una risposta, ecco perché io non me la sento di pronunciarmi a riguardo. Subito dopo l’intero centrosinistra, a eccezione di Riccio, abbandona il civico consesso per non votare. Ma Abramo chiarisce anche senza di loro: non siamo a scuola con gente che dice non ho capito la pratica. La realtà è che voi scappate. Non vi prendete certe responsabilità. Mi chiedo dunque cosa sarebbe successo se avessimo votato favorevolmente. A prescindere da tutto, però, io ci metto la faccia mentre voi, ribadisco, scappate a gambe levate. Noi faremo costruire con ordine e gusto, non come in passato, e io terrò presto una conferenza stampa per rendere pubbliche certe posizioni. Cosi la gente saprà. La delibera viene comunque respinta con 17 voti contrari e l’astensione di Filippo Mancuso e Antonio Mirarchi, che è bene ricordarlo vivono nel quartiere Lido. Non parrebbero dunque emergere particolari motivazioni politiche rispetto alle determinazioni da loro assunte

    Ore 16.14 
    Merante però assevera una tesi: i ruoli si sono invertiti. E’ la minoranza che sembra evidentemente avere tanti interessi sulla pratica. E del resto basterebbe approfondire un po’ per sapere il perché. Strano, qualcuno di loro ci chiamava la banda del mattone e ora quasi ci spinge ad approvare una delibera che noi vogliamo invece bocciare. Ci pare semplicemente inverosimile. Bisognerebbe invece chiedersi se questi lotti e i relativi progetti sono corredati di Vas e Via. Ci sono mille ragioni, dunque, per bocciare il punto in discussione. Ecco perché noi lo respingiamo mentre la minoranza si batte contro la nostra ex banda del mattone per farli approvare. Molto strano, ripeto.

    Ore 16.05 Interviene il vicesindaco Cardamone malgrado Costanzo se ne chieda la legittimità comunque garantita dal regolamento. E allora Cardamone prosegue e dice, al di là di legalità e conformità della pratica, vorreste impedire – proprio voi del centrosinistra che ci avete sempre dato dei ‘cementificatori selavaggi’ – l’approfondimento su una pratica come questa. Mi pare assurdo. Si continui quindi a discutere. Al termine dell’intervento dell’assessore, Polimeni precisa la regolarità regolamentare dell’intervento. E aggiunge: io qui non faccio considerazioni politiche, esercito un ruolo di garanzia. E’ la mia linea di presidenza e, se non vi sta bene, è un problema vostro. Costanzo, da parte sua, non molla e rincara la dose. Chi paga per gli eventuali errori commessi. Chi ripagherà gli imprenditori? Che succede ora? Si dimette la Migliaccio, se ha sbagliato lei. Vengono chiamati in causa gli Uffici, che avrebbero commesso un errore? Diteci voi. Qualcuno, tuttavia, dovrà rispondere. Ma la pratica non può essere ritirata, dovete votare e assumervi il carico di ciò che farete. Ebbene non ci avete convinto, anche se il sindaco oltre a fare il bravo amministratore ha provato a essere pure un bravo politico e a imbonirci per spingerci ad aiutarlo a scongiurare i problemi invece sorti in seno al suo schieramento. La verità è che nel centrodestra non sono d’accordo ed emergono già divisioni e spaccature. 

    15.42 Guerriero ringrazia il sindaco per il senso di responsabilità dimostrato, ma si dice perplesso perché i consiglieri non sono a suo avviso stati tutelati con la pratica portata in Aula priva di una serie di ‘atti dovuti’. Molto più caustico Riccio: la delibera è costata al centrodestra una figura barbina. Soprattutto il malcapitato assessore, che mi ha pure fatto una buona impressione. Solidarietà anche al dirigente. Ma la maggioranza fa comunque una magra figura e attenzione a non sottovalutare la guerra sotterranea fra imprenditori. Alcuni hanno fatto investimenti sbagliati, forse malconsigliati dalla politica. L’asse della città si è spostato nella zona Sud: dovete accettarlo. E’ inutile volerlo a tutti i costi mantenere a Materdomini o Pontegrande. Ormai la crescita del capoluogo è nei quartieri a Sud, che vivono un momento di grande espansione. Diteci, quindi, se la pratica è legale o meno e non pensate a chi spostare da questo o quel rione. E poi fate come i grillini dopo le elezioni del 2013, salite a bordo di un pulmino e andate in un agriturismo a ragionare. Eppure, lo affermo senza ironia, avete il massimo esperto di Urbanistica in città. A seguire altra bordata di Celia: ci sono interessi particolari e registro qui in Aula la stessa tensione emersa ieri in Commissione con il povero Mirarchi in difficoltà. Altro aspetto da mettere in rilievo è che lo sviluppo vero è adesso a Lido, il centro si dovrà riprendere in altro modo. Persino Filippo Mancuso, però, parla di pagina non straordinaria per la politica cittadina. Ho tanti dubbi e perplessità sulla pratica che prevede aree standard in un dirupo con conseguenti problemi, ma io che sono stato eletto nella Marina di Catanzaro non posso dire a chi mi ha votato e agli abitanti dell’area che a Lido non si può più costruire per salvare il centro storico

    Ore 15.33 Il sindaco chiede di rimandare tutto agli Uffici e loda l’assessore Migliaccio per aver lavorato in pochissimi giorni. Una manciata appena, come quelli concessi ai consiglieri per esaminare carte tanto importanti. Non abbiamo avuto i tempi tecnici, sentenzia quindi Abramo. Io sono per il no, pur non volendo bloccare l’imprenditoria locale o consumare vendette personali sapendo a chi interessa davvero la lottizzazione in questione. Logico ricavarne l’invito: questa votazione oggi non s’ha da fare. Come farei ad avallare il trasferimento di 600 persone, quasi un piccolo comune, per dare il mio placet alla pratica?

    Ore 15.24 Si riprende dopo l’appello e a Polimeni non sfuggono indebite presenze, le solite peraltro, fra i banchi dei consiglieri. Chissà se la lunga discussione abbia raggiunto l’obiettivo. Comunque sia, parla il sindaco e dice: continuate con l’atteggiamento della campagna elettorale in cui ci accusavate di voler cementificare la città. Questa è una lottizzazione che prevede il trasferimento di oltre 600 abitanti. A Catanzaro abbiamo un numero di vani di gran lunga superiore alle famiglie residenti, perché nel lontano passato non si è messo freno alle costruzioni. Su questo progetto c’è un problema di qualità, le aree interessate sono in un burrone. E poi io non sono d’accordo con la cementificazione selvaggia e riteniamo che la pratica in discussione non sia buona. E non è un problema di fidejussione, perché ci sono assicurazioni in grado di offrire molte garanzie. Vedremo, però, se potremo imporre quella bancaria. Ma il succo resta un altro: delibere così devono per forza passare dal settore Pianificazione. Noi non siamo contrari a nuove edificazioni, ma non possiamo più procedere in tal modo. 

    Ore 14.43 E sospensione fu. Soprattutto dopo le parole di Merante, che ha esortato a non spaventarsi quando si parla di lottizzazioni

    Ore 14.34 L’opposizione vuole essere ragguagliata e Battaglia della maggioranza chiede dieci minuti di sospensione per una riunione dei capigruppo. Ma intanto ecco che prende la parola Ciconte: l’Aula è sovrana può sconfessare l’assessore, ma la stessa componente della Giunta e il presidente della commissione preposta hanno francamente detto poco o niente

    Ore 14.25 Arriva in Aula il dirigente del settore Patrimonio Adelchi Ottaviano, che ‘ha in mano’ la delibera in sostituzione di altri colleghi e ribadisce la necessità che le varianti urbanistiche passino dall’Aula. Chissà se le sue delucidazioni convinceranno il consigliere Riccio a votare favorevolmente la delibera per come detto al microfono

    Ore 14.16 Celia è perentorio: le ditte che realizzano questo tipo di interventi devono essere munite di opportune garanzie fideiussorie delle banche. Altrimenti resta sempre in voga il solito modus operandi di Catanzaro: si privatizzano gli utili e si socializzano le perdite

    Ore 14.10 L’assessore si picca: se non ascoltate, poi bisognerà vedere con quali strumenti farete i rilievi. L’Aula si ricompone e interviene il presidente della commissione Urbanistica Antonio Mirarchi. Sono stato nominato tre giorni fa e vorrei capire come si fa a perfezionare un iter in questo lasso di tempo. Non credo si possa esprimere un giudizio sul piano politico e meno ancora sotto il profilo tecnico. Bisogna comunque affermare un principio fondamentale: nessuna preclusione agli interessi di parte, ma a patto che siano subordinati a quello generale. Al di là di tutto, io per quanto finora detto mi astengo dal votare la pratica.  

    Ore 14.01 Mimmo Tallini, nel frattempo arrivato da circa mezz’ora in Consiglio, ascolta con attenzione l’assessore di Forza Italia relazionare le delibere di Giunta per cui è settorialmente competente, ma legge anche il nostro live scritto di Catanzaroinforma sul suo tablet

    Ore 13.53 E venne anche il giorno dell’esordio dell’assessore all’Urbanistica Modestina Migliaccio che ha illustrato la pratica sulle approvazioni del piano di lottizzazione di località Tiriolello – ditta Salvatore Virgilio Conte – e del piano attuativo di iniziativa privata (per la realizzazione di edilizia residenziale e attività commerciali) dell’impresa eredi Raffaele Graziano 

    Ore 13.44 Nel centrosinistra dopo il torpore iniziale parlano tutti o meglio quasi sempre gli stessi: Costanzo, Riccio, Bosco e Guerriero. Quest’ultimo ribadisce: nessuna contrarietà a un evento come Altrove, ma più di qualcosa in merito alla gestione complessiva della vicenda andava rivista. E’ poi il turno di Rosario Mancuso: io faccio sì parte della maggioranza, ma nessuno mi impedisce di esprimere un mio libero pensiero. Ci mancherebbe. Ho espresso un parere tecnico e non accetto il rimbrotto, nel caso di specie pure immotivato, da parte di colleghi della coalizione. Ecco subito che Merante precisa: avrò capito male, insisto però nell’affermare che non ha prestato debita attenzione alla linea della maggioranza. A Costanzo dico invece, se io sono un Gattopardo egli è un camaleonte. Propone infine la differenza tra feste patronali, rionali e soprattutto elettorali. Praticò sulla questione delle feste di quartiere rimarca: è stata una provocazione. Riccio però non la prende bene e dice: il sindaco, quindi, viene qui a provocare. Speriamo che il Fondo sia rimpinguato (anche se non si esprime esattamente così) e a Merante ricordo che è un ripescato mentre io uno dei più votati in città. Comunque sia, la pratica sulle variazioni al bilancio di previsione passa con 20 voto favorevoli e 12 contrari

    Ore 13.26 Prime schermaglie tra Polimeni e Costanzo sulla facoltà di intervenire. Il presidente concede al capogruppo di Fare per Catanzaro solo i due minuti previsti per la cosiddetta dichiarazione di voto, ma si mostra intransigente anche con il sindaco a cui intima di non parlare fuori microfono come fa con tutti. Caduto nel vuoto l’appello a distendere i toni di un sindaco che si meraviglia per la discussione su parchi, verde pubblico e cosi via. I temi da affrontare erano altri, dice. E poi promette di redigere a breve un bando ad hoc, dopo gli imminenti pensionamenti, per nominare un dirigente preposto alle entrate comunali. A riguardo Bosco esprime preoccupazione per la paralisi degli uffici non appena andranno in quiescenza vari funzionari e dirigenti. Costanzo parla invece di mistificazione di Abramo: ha detto di aver ricevuto l’ok della dirigenza, ma ricordiamo che la manifestazione è stata organizzata dal figlio di un’importante figura di questo ente (Pasquale Costantino, ndr). Insiste poi nel chiedere la copertura del Fondo, che a suo avviso avrebbe dovuto finanziare anzitutto le feste patronali

    Ore 13.17 Costanzo come al solito ‘la tocca piano’. Il gattopardiano Merante parla di tutto per non dire alcunché. Come da abitudine, del resto. Il sindaco è stato scellerato nel togliere i soldi per le feste di quartiere, un momento di aggregazione per varie comunità. Ha però concesso ben 35mila euro ai ragazzi di Altrove, che sappiamo bene chi sono. Ma non ne faccio certo un discorso personale. Poi ci piacerebbe scoprire il perché del proditorio attacco dello stesso Merante ai danni del povero Rosario Mancuso, che pur aveva fatto un intervento molto pacato. Inizia poi il sindaco Sergio Abramo e puntualizza che oggi si discute di un piccolo assestamento di Bilancio, non del consuntivo nel suo complesso. Mi pare inoltre che non abbiate letto le carte come si deve. Senza contare che abbiamo avuto il visto della dirigenza, anticipando anche i tempi per la ricostituzione del Fondo di Riserva. Mi chiedo allora di cosa stiamo parlando. Il Fondo è pari a 201mila euro. Tutto qui. Avete quindi attaccato Ursino inutilmente. E io, infine, voglio sapere da voi se possono finanziare le feste patronali attraverso il Fondo? Vediamo se lo approvate, ma io quando avrei dovuto programmarlo? Chiedo dunque al Consiglio l’autorizzazione politica, perché tecnicamente potrei attingervi ugualmente quale prerogativa della Giunta, per capire cosa vogliono fare. Su Altrove neppure rispondo. Sono tre anni che tutti ne parlavano, anche in Assemblea, in modo lusinghiero. Pensate all’opera di Borondo nel complesso monumentale del San Giovanni. Ebbene, da sola, vale molto di più del finanziamento concesso

    Ore 13.08 Il Bilancio è stato ratificato con 19 voti favorevoli e 12 contrari. Merante invoca maggiore serenità e chiede al presidente Polimeni di farsi carico di un’inflessibile gestione dell’Aula, ma poi bacchetta Rosario Mancuso con una scudisciata mica da ridere: può darsi sia stato seduto nei banchi dell’opposizione per troppo tempo. Ora è legittimamente e autorevolmente un componente di questa maggioranza, ma dovrebbe ricordarselo. Riccio, però, pur raccogliendo l’invito di alzare il livello dice: insisto, se si fanno manifestazioni come quella di settimana scorsa in centro e gli si destinano 35mila euro mentre poi si danno 4 soldi per la festa della Madonna di Porto Salvo, le cose non vanno. Discorso diverso sul Magna Graecia, che sarebbe stato sostenuto anche dal sindaco Ciconte. Certo, con lui al timone non sarebbe stato nel porto in un luogo nascosto ma magari a Piazza Brindisi come negli anni scorsi. Altro capitolo del verde pubblico: un fallimento personale del sindaco. Senza contare che il Festival di Casadonte sarà pure un’isola felice, ma tutto intorno fa schifo. Io non sono di centrodestra o centrosinistra. Credo solo che Ciconte sarebbe stato il migliore primo cittadino per Catanzaro e lo sosterrei altre cento volte. Oggi, comunque, sono semplicemente all’opposizione ed è il ruolo che eserciterò. 

    Ore 12.45 Polimeni ha appena fatto l’arbitro: ha ammonito la solita cittadina che continuava a fare le videoriprese abusive, diffidandola dal diffonderle per non incorrere in sanzioni. Guerriero, dal canto suo, respinge al mittente le affermazioni di Filippo Mancuso su una presunta censura nei confronti dei finanziamenti concessi all’Mgff. Rosario Mancuso, anch’egli commercialista, prova a inquadrare la questione bilancio dal punto di vista tecnico e rivendica l’autonomia dell’Amministrazione di prendere certe decisioni in virtù del mandato ricevuto dall’elettorato. Ribadisce, al pari dell’omonimo collega Filippo, la necessità di spacchettare il settore Finanziario e si dichiara non contrario all’aiuto alle feste patronali. Proposta giudicata positivamente anche da Battaglia, il quale però ricorda la situazione deficitaria consegnata dalla Giunta Olivo anche in merito all’allora stato di profonda sofferenza delle Partecipate

    Ore 12.39 Filippo Mancuso, nella sua qualità di ex assessore al Bilancio, si concentra su quello che definisce il vero problema: le entrate tributarie. Bisognerebbe creare un settore specifico e portare avanti un’efficace lotta all’evasione. Si deve insomma scorporare le ‘entrate comunali’ da tutto il resto.  Altrimenti ci saranno sempre polemiche e disfunzioni. Giudico inoltre strumentale l’attacco per le risorse destinate al Magna Graecia Film Festival

    Ore 12.36 Il clima cambia, per ora senza incendiarsi, però la polemica inizia. Il centrosinistra, che prima aveva rinunciato al dibattito, stavolta si fa sentire. Inizia Costa: nel 2008 il ricorso al Fondo avvenne per finanziare iniziative del Santo Natale. E poi basta con la menzogna che l’amministrazione Olivo creava deficit e avrebbe addirittura determinato un buco pari a 19 milioni di euro. Se così fosse stato, sarebbero intervenuti Commissari e Commissioni d’Inchiesta. E invece sono sì arrivati a Palazzo Da Nobili, tuttavia per la questione inerente ai brogli elettorali. Ricordo poi a quell’assessore, oggi assente, che ha sparato a zero in campagna elettorale contro l’on. Olivo di come lui e soprattutto la moglie avessero il numero per chiamarlo spesso

    Ore 12.27 Ursino, tuttavia, ha un’altra idea, perché quando Riccio era in maggioranza considerava legittimo attingere al Fondo per finanziare una serie di iniziative a lui gradite? Prendiamo atto che dal 2008 a oggi ha radicalmente cambiato opinione

    Ore 12.18 Ci si pronuncia sul Bilancio, ma tutto tace. Almeno così pareva. Guerriero interviene per dichiarazione di voto e spiega il niet del centrosinistra: abbiamo molte riserve su metodo e merito del rendiconto. Pensiamo alla gestione del Fondo di Riserva e poi, una volta per tutte, sia chiaro in quali cause il Comune si debba costituire per andare in giudizio. A lui fa eco Riccio, che dice di voler rispondere alla maggioranza sui rilievi fatti alla minoranza rispetto alla sua “battaglia” sull’uso asseritamente improprio del Fondo di Riserva. Mi chiedo, s’interroga Riccio, si possono elargire 35mila euro per manifestazioni di nicchia (Altrove, ndr) e poi eliminare i contributi per le feste patronali in quei quartieri in cui la maggior parte delle preferenze non vanno certo al sindaco? Sarebbe utile sentire il parere pure del Collegio dei Revisori dei Conti, ma Polimeni rende noto che stanno esaminando la questione e si pronunceranno in seguito

    Ore 12.09 Il sindaco Sergio Abramo, nella sua qualità di assessore al ramo per aver trattenuto la delega, sta relazionando sulla delibera relativa all’assestamento generale di bilancio e salvaguardia degli equilibri per l’esercizio 2017/2019, ma con un fuoriprogramma: le bizze del microfono. Tutto fermo, quindi, in attesa di ripartire nella consapevolezza che tra poco il dibattito si farà infuocato

    Ore 11.55 Mentre Polimeni comunica le variazioni in Commissione e i giorni di riunione dei vari organismi, vengono ufficializzati i capigruppo di minoranza Lorenzo Costa del Pd, Tommaso Brutto di Udc, Sergio Costanzo di Fare per Catanzaro, Rosario Lostumbo di Catanzaro in Rete, Nicola Fiorita (quale candidato a sindaco) e Gianmichele Bosco di Cambiavento ed Eugenio Riccio di Svolta Democratica. 

    Ore 11.52 Riprese sì, riprese no. Una questione delicata, quella delle dirette video autorizzate del Consiglio. Qualcuno tra il pubblico però le fa già ora, ma non si può e allora viene subito imposto lo stop 

    Ore 11.46 Il presidente del consiglio Marco Polimeni spiega le ragioni del ritardo nell’avvio dei lavori e conferma la questione delle variazioni nelle Commissioni oltreché far riferimento alla delicatezza delle pratiche sottoposte all’assemblea. La seduta di fatto inizia adesso

    Ore 11.28 Il Consiglio, il cui inizio era fissato per le ore 10, non è ancora iniziato. Ma qualcosa è successo lo stesso con la decisione di inserire Giovanni Merante al posto di Roberta Gallo in commissione Urbanistica. Il centrosinistra sembra inoltre aver adottato una linea comune sulle discussione relativa alle pratiche al vaglio dell’Aula

     

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