Il sindaco di Squillace: ‘Non regalerò soldi ai dipendenti’. Ma Fp Cgil e Cisl precisano

'Il primo cittadino fa riferimento  - precisano dal sindacato - all'indennità di risultato di posizioni organizzative, argomento mai portato all'attenzione del prefetto' 

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    ‘Quando il primo cittadino di Squillace esordisce dicendo: “non regalerò soldi ai dipendenti”, non solo fa becero populismo ma dovrebbe avere quanto meno  la modestia di documentarsi per sapere di cosa si sta parlando per non apparire disconnesso dalla realtà nella quale vive e nella quale vivono i dipendenti dell’amministrazione comunale che governa’. Lo scrivono in una nota le segreterie provinciali di Fp Cgil e Cisl Fp. 

    ‘In una fantasiosa dichiarazione pubblicata su un social e sulla stampa  – scrivono i sindacati – il sindaco fa riferimento all’indennità di risultato di Posizioni Organizzative, argomento mai portato all’attenzione del Prefetto di Catanzaro perché non oggetto della contrattazione decentrata ma finanziato direttamente con fondi a carico del bilancio dell’ente, ed infatti se avesse auto la correttezza istituzionale di essere presente e non disertare l’incontro avrebbe constatato la veridicità di quanto sopra detto. 

    ‘Per quanto riguarda, a contrario, l’istituto delle progressioni economiche orizzontali – precisano nella nota – il sindaco, e quindi anche i suoi più stretti e validi collaboratori, dovrebbero sapere che sta parlando di fondi che appartengono, per contratto e per legge, ai dipendenti e che un uso diverso li porterebbe, automaticamente, davanti alla Corte dei Conti. Il punto, semmai è: la mia amministrazione ha dato l’indirizzo ad applicare l’istituto delle p.e.o.?  Nel caso negativo, deve dare direttive ed istruzioni al presidente della delegazione trattante a non utilizzare questo istituto sapendo che, comunque, i soldi non utilizzati per tale istituto  – precisano ancora Fp Cgil e Cisl Fp –  non rappresentano una economia di spesa ma vanno utilizzati in altri istituti previsti dalla contratto nazionale collettivo di lavoro, e a nulla vale il richiamo (populistico) sul fatto di essere un ente in dissesto’.

     

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