La Fondazione Pavarotti al fianco del premio Cassiodoro a Scolacium per la crescita dei giovani talenti foto

Le parole di Nicoletta Mantovani: “Anche con la musica la Calabria può raccontare al mondo la sua bellezza”

Più informazioni su


    Il “Premio Cassiodoro” consegnato a Nicoletta Mantovani, moglie dell’indimenticato Luciano Pavarotti, voce d’Europa nel mondo, di cui ricorre il decino anniversario dalla morte, ha offerto anche una preziosa occasione per mettere in evidenza come la Calabria, attraverso l’energia ed il talento dei suoi giovani, possa rilanciarsi ribaltando gli stereotipi e promuovendo la propria immagine autentica e positiva nel mondo. La musica può, quindi, rappresentare uno strumento magnifico su cui puntare per crescere e migliorarsi perché, come sosteneva Cassiodoro, “è più vicino a Dio chi canta”. Nel ritirare dalle mani di don Antonio Tarzia, durante la cerimonia tenutasi al Parco Scolacium nei giorni scorsi, il premio realizzato dal maestro orafo Michele Affidato, Nicoletta Mantovani, presidente della Fondazione Pavarotti, nel ricordo di “big” Luciano, ha sottolineato che “la musica può unire e costruire ponti al di là delle differenze di etnie e religioni, aiutandoci a stare insieme e a trovare conforto nei momenti di difficoltà”. Sul palco, nel corso della serata presentata da Domenico Gareri, la grande ospite ha anche citato la celebre “Nessun dorma” per manifestare la propria vicinanza alla Calabria: “Vincerò – ha detto – può essere anche il grido al mondo di una terra la cui bellezza viene troppo spesso dimenticata”. La Mantovani ha anche espresso il proprio plauso per il percorso avviato dal Premio Scolacium a sostegno della formazione e della crescita degli studenti calabresi che, grazie al progetto dell’associazione presieduta da don Tarzia, hanno potuto godere di una vetrina prestigiosa sul palco di Scolacium. Grazie alla direzione artistica di Domenico Gareri durante la serata si sono esibite, infatti, alcune rappresentative dei licei musicali della nostra regione, tra cui il coro polifonico del “Lucrezia della Valle” di Cosenza e l’Istituto comprensivo di Cotronei con una composizione originale dedicata a Cassiodoro. Presenti anche il gruppo jazz “2BMG”, il maestro Alfredo Salvatore Stillo, il corpo di ballo “Maison de la Danse” con la partecipazione straordinaria dell’attore Giacomo Battaglia che ha interpretato alcuni passi delle Institutiones di Cassiodoro rimarcando la propria appartenenza alla sua terra d’origine. Un impegno al fianco dei giovani che è anche al centro della mission della Fondazione Pavarotti: “Luciano diceva sempre ai giovani di non mollare mai – ha continuato la Mantovani – e, riprendendo le sue parole, il mio invito è quello di non inseguire la voglia di successo, ma di portare avanti il dono che è stato dato loro”. Il Premio Cassiodoro, nel ricordare e attualizzare gli insegnamenti ereditati dal grande senatore romano, prosegue, quindi, il proprio percorso, affiancato dalle più alte istituzioni culturali per diffondere un modello diverso e positivo della Calabria. Ma il premio più bello l’hanno ricevuto i giovani artisti calabresi che hanno avuto la possibilità di mostrare, a livelli ancora più alti delle tradizionali masterclass, la propria indiscussa bravura, grazie ai percorsi di formazione maturati a scuola con l’impegno di insegnanti e dirigenti, a giganti della musica nel mondo come Nicoletta Mantovani e Marco Frisina.

     

    Più informazioni su