Catanzaro – Lecce, aria di partitissima ed è già quasi sold out

Sul campo quella tra le due vecchie e nobili regine del Sud potrebbe non essere una partita a scacchi all'insegna del 4-3-3

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    Aria di partitissima, un “partitadazo” direbbero in Spagna. Se giocano Catanzaro e Lecce, due vecchie e nobili regine del Sud, non può essere diversamente. Il tutto, poi, col contorno (ancora una volta) del pubblico delle grandi occasioni. Quasi sicuramente sarà “sold out” al Ceravolo. Al momento rimangono solo pochi tagliandi di tribuna centrale e laterale ovest, mentre nel settore ospiti ci saranno duecento supporter salentini.

    Da una parte, le Aquile sono chiamate ad una prestazione intelligente, sulla falsariga di quella offerta a Bisceglie (come ha sottolineato Erra in conferenza stampa), per regalarsi e far vivere una serata da incorniciare contro una big della categoria. Dall’altra parte, ci sará un Lecce da anni è “condannato” a vincere e che anche per questo motivo non trova pace in panchina. Troppa la pressione per il leccese Rizzo, che due settimane fa ha rassegnato le dimissioni.

    Dopo l’interregno (col ritorno al successo) di Maragliulo, il patròn Sticchi Damiani si è affidato ad un tecnico giovane, neofita in C ma di grido. Per Fabio Liverani non parla solo la carriera da calciatore ma anche quella da tecnico. Dopo la sfortunata esperienza alla guida col Genoa ed in Inghilterra al Leyton Orient, nella passara stagione il capolavoro sulla panchina della Ternana, dove ha conquistato una salvezza miracolosa. A lui, manco a dirlo, si chiede di vincere subito per tornare tra i cadetti.

    Sul campo, quella tra Catanzaro e Lecce potrebbe non essere una partita a scacchi all’insegna del 4-3-3. Infatti, i salentini, pur costruiti per giocare col tridente sin dalla passata stagione (prima con Padalino e poi con Rizzo), potrebbero anche cambiare pelle col trequartista. Liverani, in settimana, ha provato a più riprese il suo marchio di fabbrica: il 4-3-1-2. Forte è quindi la tentazione del trainer di affidarsi alla soluzione col trequartista (Mancosu o Pacilli) alle spalle delle due punte centrali, che saranno Caturano e Torromino, in attesa che Di Piazza finisca di scontare la squalifica di tre giornate. Al Ceravolo, Liverani sarà poi costretto a rinunciare a due pedine importanti della difesa come il jolly Ciancio ed il centrale Marino, entrambi alle prese con guai fisici. Scelte obbligate nel pacchetto arretrato, dove, dinanzi a Perucchini, giocheranno Lepore e Di Matteo sulle fasce, ed al centro la coppia composta dal calabrese Cosenza e Drudi. Centrocampo tutta tecnica e qualitá col quasi sicuro rientro di Costa Ferreira al fianco di Arrigoni e Armellino. E come detto, uno tra Mancosu (favorito) e Pacilli alle spalle del duo Torromino-Caturano. Poche ore e finalmente parlerá il campo, per un derby del Sud che da tre gare a questa parte sorride sempre ai pugliesi. Alessandro Erra, tuttavia, ha dalla sua parte il dolce ricordo della gara del novembre 2015, dove conquistò la prima vittoria sulla panca giallorossa (tra l’altro in rimonta) proprio ai danni del Lecce “grandi firme” allenato da Piero Braglia.

    Vittorio Ranieri

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