Il dialogo tra religioni e tra le culture secondo Farhad Bitani

«Quando vedi tanta violenza il tuo cuore diventa nero, ma Dio illuminerà sempre quel puntino bianco della speranza in noi».

Parole forti, allo stesso tempo toccanti, sono state pronunciate sabato scorso , nell’Auditorium Scopelliti dell’IIS “Enrico Fermi” delle Scienze Umane di Catanzaro.

Tematiche come interreligiosità e intercultura sono state affrontate dal promotore di dialogo Farhad Bitani davanti a un pubblico di alunni e docenti.

Un momento importante è stato dedicato al personale bagaglio di cultura, storia e tradizioni perché si sa che ogni territorio è diverso, ha pensieri e ideali differenti e chi cambia può seguirli.

Questo è successo a Farhad, che nato durante la guerra civile in Afghanistan, è cresciuto in un ambiente aggressivo e, a volte, violento, all’interno del quale regnavano e regnano le leggi del fondamentalismo, della sottomissione della donna a cui si nega l’istruzione scolastica che viene, invece, centralizza sulla lettura del Corano. Un popolo che viene educato alla guerra, con persone che trovano un alibi nella religione per coltivare e praticare la violenza.

Ma Farhad ha capito, ha fatto sviluppare quel puntino bianco che è in ognuno di noi, ed è cambiato; è ora un uomo che gira il mondo per testimoniare il suo cambiamento verso il dialogo tra popoli, anche con religioni diverse.

“Nessuna religione predica le guerre, i massacri, i sacrifici, nessuna religione giustifica che un uomo può prendere la vita di un altro, ma gli uomini stessi tentano di giustificare le loro azioni in nome del loro credo”.

“L’uomo  educato e formato – ha concluso Bitani – è colui che ragiona”, e per questo Farhad porta la sua testimonianza anche nelle scuole.  

L’incontro è stato introdotto da Beatrice Mancuso e da Maria Spasari, presidente della fondazione “Oasi Padre Pio da Pietralcina”, che ha promosso l’iniziativa.

Le conclusioni sono state affidate al dirigente Scolastico dell’I.I.S. “E. Fermi” Teresa Agosto.