Us, confronto a tratti nervoso tra Maglione, Doronzo ed Erra

Ripresa con chiarimento oggi al Mirko Gullì e il tecnico che imbronciato prende in anticipo la via degli spogliatoi. Prossime due gare decisive per il futuro della panchina

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    Succede spesso, d’autunno, che dopo la pioggia il cielo si colori con l’arcobaleno ma che sotto di esso continuino ad addossarsi nuvoloni poco incoraggianti. A Giovino, questo pomeriggio, è andata proprio così: con l’arcobaleno, quello vero, a fare da cornice alla ripresa del Catanzaro e le nuvole, quelle metaforiche, quelle cariche di amarezza, ad addensarsi e farsi nere su squadra e allenatore. Che la prestazione e il risultato di sabato scorso contro il Lecce non siano affatto piaciute ai vertici societari non è certo un segreto, così come non lo è il fatto che in queste ore la posizione di mister Erra sia al centro di mille ragionamenti e che lo stesso sia quasi sotto esame. La giornata di oggi lo ha in parte confermato con il confronto a tre tra Doronzo, Maglione e il tecnico avvenuto nel cerchio di centrocampo del “Mirko Gullì” subito dopo il termine dell’allenamento.

    Nervosismo Un colloquio a tratti nervoso e un pizzico teso ed interrotto solo dal rientro inaspettato ed imbronciato dell’allenatore negli spogliatoi. Cosa si siano detti i tre resta un mistero ma non sembra poi così difficile da immaginare. La verità è che le prossime due gare contro Sicula Leonzio e Akragas saranno decisive per il futuro della panchina con la situazione che potrebbe anche precipitare in caso di una mancata reazione. Qualche ora dopo il confronto, i tre sono usciti dall’impianto insieme, forse con l’obiettivo di proseguire la discussione questa sera a tavola, davanti ad un bicchiere chiarificatore e lontano da occhi indiscreti.

    Tifosi Già, gli occhi. Sui due vertici societari, così come sull’allenatore, se ne sono posati tanti questo pomeriggio: primi tra tutti quelli dei tifosi sugli spalti ugualmente amareggiati per la batosta incassata contro i salentini nell’ultimo turno di campionato e critici nei confronti di squadra e coach per le modalità della sconfitta. Anche con loro Doronzo e Maglione hanno cercato di chiarire gettando un po’ di acqua sul fuoco, ribadendo l’insoddisfazione delle alte sfere per il k.o. ma predicando calma e gesso nella gestione di un momento così delicato. Nome attenzionato per l’eventuale cambio è quello di D’Angelo (ex Rimini, Fidelis Andria e Bassano) ma non sarebbe l’unico profilo appuntato sul taccuino in attesa degli eventi.

    Allenamento Di poco conto, come ovvio, il menù della seduta svolto dall’intera rosa eccezion fatta per i lungodegenti Infantino e Di Nunzio (che si sono aggregati alla squadra nella fase di riscaldamento salvo poi tornare lavorare a parte) e per il resto della truppa d’infermeria composta da Gambaretti e Icardi (che hanno proseguito con il lavoro di recupero funzionale) e rinfoltita dai freschi acciaccati Sirri e Spighi (il primo a lavoro con Scarfone, il secondo affetto da un leggero fastidio al tendine d’Achille e a lavoro in palestra); assenti dal campo, invece, Nordi, Van Ransbeeck e Lukanovic. Domani allenamento al “Ceravolo” e bisognerà lavorare sodo per invertire la rotta e non ripetere gli errori di sabato scorso. Perché d’autunno succede spesso che con l’arcobaleno continuino ad esserci nuvole, il trucco però è farle spazzare via del vento prima che diventi tardi. Prima che arrivi la grandine.

    Gianfranco Giovene

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