Noi con Salvini: ‘Illegittimo deposito di rifiuti ingombranti. Intervenga il Comune’

Quale sacrificio occorre affrontare per tenere tra le proprie mura i propri rifiuti e depositarli sulla pubblica via solo all’ultimo momento ossia a ridosso del prelevamento?

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    “Quando le comodità sconfinano nell’ineducazione. La città séguita ad essere vilipesa da chiunque ed è troppo comodo ribaltare le responsabilità sull’amministrazione comunale quando gli stessi cittadini costituiscono il primo livello di incuria, disinteresse ed abbandono”. E’ quanto si legge in una nota di Antonio Chiefalo, coordinatore di Noi con Salvini Catanzaro. “Questa volta, e non è la prima, il primato spetta al vicolo IV Raffaelli (cuore della città a due passi dalla Basilica dell’Immacolata) dove da giorni stazionano indisturbati resti di arredi appoggiati sul muro dello stabile che ospita l’asilo “Pepe”. Non si può certo escludere che chi l’abbia depositati si sia peritato di allertare il servizio di recupero dei rifiuti ingombranti, ma resta il fatto che da giorni e giorni tali importanti volumi di legno sostano proprio nella piazzetta, a pochi centimetri dal portone di ingresso dello stesso asilo, annichilendo il decoro (ma anche la sicurezza) di un centro storico che già fatica non poco per nell’annoso tentativo di un recupero che ancora è di là da venire. Allora sorge spontanea una semplice domanda: quale sacrificio occorre affrontare per tenere tra le proprie mura i propri rifiuti e depositarli sulla pubblica via solo all’ultimo momento ossia a ridosso del prelevamento? Nulla. E peraltro questo impone la regola. Ma la presunzione, l’opportunismo e la totale assenza di ogni considerazione per questa città e per i residenti della zona impongono condotte non più accettabili”, prosegue Chiefalo. “Auspichiamo allora il tempestivo intervento dell’amministrazione comunale affinché sanzioni l’arcinoto responsabile irrogando le relative sanzioni pecuniarie, esattamente al pari di quanto accade al comune cittadino giustamente punito ove consumi violazioni di tal fatta”.

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