Quando Pasolini al Sud cercava ‘autentico’ e trovò ‘scandalo’ foto

Autentico e scandalo. Sono queste le parole chiave che hanno guidato Pierpaolo Pasolini nel suo viaggio nel Sud Italia. Un viaggio durante il quale l’intellettuale si è praticamente innamorato di luoghi e persone trovando in queste terre quell’autentico che aveva sempre cercato, fino alle estreme conseguenze.

E da qui quello che Pasolini ha ritenuto uno scandalo .Lo scandalo di un paese a due velocità, si potrebbe dire oggi come ieri. L’incontro tenutosi al bar Imperiale e organizzato dalle associazioni #civediamodamargherita e Kinema, è stata la giusta e ghiotta occasione per accendere una luce su questa parte dell’opera di Pasolini, probabilmente meno conosciuta, ma intensa e forte, coerente con l’intera opera dello scrittore e regista. In questo contesto si inserisce anche lo studio di Viviana Gentile, una ricerca scientifica sintetizzata prima in una tesi di laurea e oggi in un instant book dal titolo “Alla ricerca del’autentico”.

Nelle parole di Marcello Barillà, la lettura laica del film comizi d’amore, proiettato ieri sera “Nel crudo confronto con la realtà Pasolini offre una panoramica talmente cruda e vera che anche i contributi degli intellettuali dell’epoca sembrano quasi inutili. Ciò che appare oggi come allora, in una più generale considerazione che nulla appare diverso, è che il Sud non ne esce assolutamente male rispetto al Nord. Poichè – ha detto Barillà – è evidente che i valori, intesi in senso laico, come sentire il desiderio di tornare a casa per cenare con la propria famiglia, sono un punto di forza di una comunità intera, quella del Sud appunto, che avrebbe solo bisogno di darsi più coraggio”. E, in una lettura positiva del Pasolini viaggiatore nel Sud, si inserisce perfettamente il gran numero di persone che ieri sera hanno partecipato all’incontro, tanto da rendere possibile l’ipotesi di una replica del dibattito.

g.z.