Consiglio Comunale/2 Abramo ‘salva’ la sua maggioranza

Approvati vari debiti fuori bilancio, ma solo l’arrivo del sindaco fa mantenere il numero legale ed fa evitare al centrodestra un clamoroso “tonfo”

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    Il sindaco Sergio Abramo “salva” la sua maggioranza. Solo l’arrivo “in zona Cesarini” del primo cittadino consente al centrodestra di avere i numeri per approvare alcune di debito fuori bilancio all’ordine del giorno del consiglio comunale di oggi ed evitare così un clamoroso “autogol” alla sua coalizione. Un finale sicuramente “a sorpresa” di una seduta che doveva essere di ordinaria amministrazione e invece si è rivelata insidiosa per una maggioranza comunque alle prese con qualche problema di tenuta. In una sala vuota per oltre la metà dei suoi componenti – con consistenti assenze anche nei banchi dell’opposizione – si avvia l’esame del restante ordine del giorno, rappresentato da otto debiti fuori bilancio. Dall’opposizione esprime subito un’eccezione procedurale Roberto Guerriero dei ”Socialisti e Democratici”, che si dice contrario alla prassi di riunificare le pratiche di questo tipo chiedendo di «discuterle e votarle una per una, virgola per virgola, perché questo prevede il regolamento e perché io non ho potuto prenderne visione non facendo parte della commissione competente».  La replica dalla maggioranza è affidata a Giuseppe Pisano di “Officine del Sud”: «Tutte le pratiche all’ordine del giorno odierno – osserva Pisano – sono state discusse ed esaminate, anche alla presenza di esponenti dell’opposizione, nella relativa commissione. Ritengo che bisogna portare il dovuto rispetto per il lavoro delle commissioni e del sindaco che si è assentato per un motivo serio: diciamo no alla sua demonizzazione da parte di alcuni esponenti dell’opposizione e no alle mistificazioni di parte della minoranza. Ci sono certo problemi nella conduzione del Consiglio ma non ci sono affatto problemi nella maggioranza, che si prende sempre tutte le sue responsabilità». Critico con la maggioranza è Gianmichele Bosco di “Cambiavento”, che sulle pratiche di debito fuori bilancio invoca una relazione del sindaco «avendo il sindaco trattenuto a sé la delega». Secondo Filippo Mancuso di “Catanzaro con Abramo” le pratiche in questione «in realtà non avrebbero bisogno di approfondimento perché derivano da decisioni della magistratura», mentre Rosario Mancuso, sempre di “Catanzaro con Abramo, stigmatizza le troppe assenze dall’aula perché – rimarca – «le pratiche di debiti fuori bilancio non approvate o non approvate per tempo espongono a seri danni erariali». Forte della sua esperienza di lavori consiliari, Guerriero scorge le difficoltà numeriche della maggioranza di centrodestra e “affonda”: «Se avete i muscoli mostrateli ma mi sa che non li avete…», dice Guerriero. In effetti, al momento di votare i debiti fuori bilancio le assenze nella maggioranza sono talmente tante da mettere a repentaglio il numero legale: solo l’arrivo di Abramo porta il numero della maggioranza a 17 consiglieri presenti e quindi consente lo svolgimento della votazione, anche se non basta ad nascondere il “vulnus” nella maggioranza. Alla fine con 17 voti vengono approvate 7 delle 8 pratiche di debito fuori bilancio, mentre l’ultima è approvata con 16 voti per l’astensione di un consigliere per un motivo di opportunità, avendo partecipato in qualità di legale alla pratica da cui è scaturito il debito. (a. cant.)

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