Mdp, Siciliani all’Amc sarebbe schiaffo a città mortificata

La vicenda, come altre, trabocca di superficialità, approssimazione e sfrontatezza

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    Sulla vicenda dell’ex direttore generale dell’AMC, partecipata comunale, e in attesa di capire se, come e quando sì passerà dall’ufficiosità all’ufficialità, – si legge in una nota di Mdp Art 1 Catanzaro – registriamo l’atto politico che investe direttamente, e prima d’ogni altra, la sfera pubblica dell’etica e della moralità.Una consulenza non ancora formalizzata che riguarderebbe la gestione di alcuni progetti e che consentirebbe all’ex dg, condannato e interdetto dai pubblici uffici per bancarotta fraudolenta, di “rientrare” in qualità di esperto. Anche qualora si riuscisse a eludere i paletti giustamente e opportunamente fissati dalla legge, non sarebbe possibile in alcun modo giustificare, motivare o celare l’inopportunità della scelta politico-amministrativa. L’ennesimo schiaffo in pieno volto a una comunità, a una città ripetutamente mortificata. La vicenda, che trabocca di superficialità, approssimazione e sfrontatezza, è solo l’ultima in ordine di tempo e mette in risalto la sfacciata e sprezzante disinvoltura che da sempre accompagna l’attuale amministrazione comunale.

     

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