Questura Catanzaro all’Itis per parlare della violenza sulle donne
Di Ruocco: ‘La polizia c’è per abbattere quel muro di silenzio e omertà che crea terreno fertile alla violenza’
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La violenza sulle donne, sui minori, non riguarda solo gli altri ma è nelle case, nella quotidianità, si annida anche in modo subdolo e in forme diverse. Serve conoscere e soprattutto denunciare. È questo il senso dell’iniziativa della questura di Catanzaro, che ha scelto di entrare nelle scuole, a tu per tu con i ragazzi, per dire la polizia c’è, è accanto a tutti voi. ‘Questo non è amore’, il tavolo di donne delle istituzioni, capitanate dal questore Amalia Di Ruocco, che hanno incontrato le ragazze e i ragazzi dell’istituto Industriale Scalfaro per far conoscere tutti i reati legati alla violenza e i maltrattamenti verso donne e minori, anche quelli consumati nelle case, ed è questo il senso di una casella postale che è stata fornita agli studenti. L’obiettivo è far conoscere, e soprattutto denunciare. ‘Abbiamo distribuito 500 questionari nelle scuole – ha detto il questore Di Ruocco – ‘da cui sono emersi molti dati interessanti. Abbiamo voluto presentarci ai ragazzi, guardandoli da vicino, per dire la polizia c’è per abbattere quel muro di silenzio e omertà che crea terreno fertile alla violenza.’ I ragazzi hanno ascoltato le testimonianze in silenzio e con attenzione. L’iniziativa è servita anche a creare una rete di mutuo aiuto tra le donne vittime di violenza.
La. Cimi.
Questo l’indirizzo fornito dalla questura per lo spazio ascolto: spazioascolto.cz@poliziadistato.it