Videoriprese consiglio: Pungolo diffida Comune, interviene il Prefetto

Non ci stiamo a vedere atti deliberativi, diretti a garantire il principio di pubblicità e trasparenza, rimanere costantemente inapplicati.

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    Niente riprese audio/video del consiglio comunale e l’Associazione Il Pungolo per Catanzaro diffida, attraverso l’avvocato  Francesco Pitaro, il Comune di Catanzaro. Esiste – si legge in una nota del Pungolo – un atto del Consiglio Comunale (delibera N. 27/2013) con cui è stato approvato il “Regolamento per la disciplina delle riprese audio video e delle trasmissioni su canali televisivi o web delle sedute del consiglio comunale” e, tuttavia, quell’atto rimane inapplicato. Dopo la diffida del Pungolo per Catanzaro, che pretende l’applicazione dell’atto deliberativo, con richiesta di intervento al Prefetto di Catanzaro, quest’ultimo ha immediatamente chiesto “dettagliate e sollecite notizie al riguardo” al Sindaco, al Presidente del consiglio comunale e al segretario generale.

    DICHIARAZIONE DELL’AVVOCATO FRANCESCO PITARO

    “Non ci stiamo a vedere atti deliberativi, diretti a garantire il principio di pubblicità e trasparenza, rimanere costantemente inapplicati. Se vi è una delibera che ha previsto le riprese audio/video dei lavori del Consiglio, così come in effetti vi è, quell’atto non può rimanere inapplicato. Le omesse riprese dei lavori del Consiglio ledono la comunità che ha diritto a vedere applicato l’atto deliberativo e ad avere immediata contezza di quel che accade all’interno del primario organo politico comunale e a partecipare, in tale modo, all’attività politico amministrativa dell’ente. Il Prefetto di Catanzaro ha colto immediatamente la delicatezza della questione e, con grande sensibilità e tempestività, ha chiesto chiarimenti al Comune. La politica non può e non deve oscurare, ma, piuttosto, deve mostrarsi trasparente e senza filtri. Seguiremo la questione con attenzione essendo direttamente legata ad aspetti connessi allo svolgimento della vita politica e al funzionamento della macchina comunale ”.

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