Sersale, studenti a scuola di solidarietà

Gli anziani hanno dimostrato agli studenti come si fanno “le pittanchiuse”, dolce tipico calabrese, parlando di tradizioni e consuetudini di un tempo lontano, patrimonio foriero di valori e ideali

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    Competenze sociali e civiche: l’Europa le suggerisce e Sersale non gira la testa dall’altra parte. Studenti del liceo scientifico del paese presilano hanno fatto visita ieri, 20 dicembre 2017, agli anziani della casa di riposo che porta il nome di padre Giuseppe Moscati. Da una parte gli anziani, dall’altra le nuove generazioni: è stato uno scambio e non un monologo. Gli anziani hanno dimostrato agli studenti come si fanno “le pittanchiuse”, dolce tipico calabrese, parlando di tradizioni e consuetudini di un tempo lontano, patrimonio foriero di valori e ideali; gli studenti, accompagnati dalla professoressa di religione Anna Rita Colacino e dall’insegnante di lettere Vincenzina Falbo, hanno argomentato sul senso del Natale: com’era e com’è. C’è stato spazio anche per canti e balli, vero è che non tutti gli anziani hanno cantato e ballato perché alcuni sono impossibilitati da patologie invalidanti, ma palese è stata l’allegria che permeava i cuori di tutti i partecipanti che, insieme, hanno vinto la solitudine costruendo relazioni autentiche. C’è poco di estemporaneo nella presenza degli studenti sersalesi nella casa di riposo del paese. Uno: alternanza scuola-lavoro, conoscendo da vicino una struttura sanitaria che sa come accogliere gli anziani. Due: trasmettere competenze trasversali a tutte le discipline come la solidarietà, l’accoglienza, l’empatia, impegno nel sociale. La scuola superiore di Sersale sa far scuola anche fuori dalle aule.

    Enzo Bubbo

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