Niente accredito della borsa di studio per specializzandi medicina Umg

Si rinnova la prassi consolidata che, al rinnovo annuale si blocchi l’erogazione della borsa di studio per diversi mesi, obbligando comunque i medici al versamento dei contributi 

Più informazioni su


    Un altro Natale è alle porte ma grande amarezza c’è nel cuore dei medici in formazione specialistica dell’Università “Magna Græcia” di Catanzaro che, ancora una volta, si vedono costretti ad affrontare, proprio in questo periodo dell’anno, pesanti ristrettezze economiche. Sul loro conto corrente – fanno sapere gli stessi medici specializzandi –  non risulta, difatti, ancora accreditata la legittima borsa di studio già erogata dal Ministero all’atto d’iscrizione per l’importo omnicomprensivo dell’intero corso di formazione. Ciò nonostante, i cosiddetti “Specializzandi” continuano a lavorare instancabilmente nei loro reparti di appartenenza.

    E’ ormai prassi consolidata che, al rinnovo annuale dei contratti Ministeriali di formazione specialistica, l’UMG blocchi l’erogazione della borsa di studio per diversi mesi, obbligando comunque i medici al versamento dei contributi universitari, ammontanti a  circa 1850 € annui, pena pagamento di mora. Tutto ciò si ripete regolarmente, a prescindere dal periodo dell’anno.  

    Malgrado i continui solleciti, gli organi competenti vanno attribuendo il motivo del ritardo alla mancata apposizione delle firme sui contratti da parte del “Magnifico Rettore” e del “Dirigente Generale del Dipartimento Tutela della Salute e Politiche Sanitarie” e, a risposta delle condivisibili recriminazioni da parte dei medici, viene dichiarato che oramai il rinvio del pagamento delle suddette borse è divenuta da diverso tempo una regola; allo stesso modo viene asserito come ogni precedente tentativo di sovvertire quest’amara consuetudine non abbia mai sortito alcun risultato. In altre parole, qualcuno si è sentito dire “…è così e basta, mettetevi l’anima in pace!”.

    E’ da sottolineare come tale situazione non si verifichi nello scenario nazionale, ma sia da ascrivere unicamente alla Calabria, che così pone i medici in formazione specialistica in uno stato discriminatorio rispetto ai colleghi del resto d’Italia.  Non è solo questo il motivo del contendere. Va aggiunto, a quanto già detto, lo stato di completo disinteresse nei confronti di questa categoria di medici: non viene loro garantita la fornitura di camici e divise nonché un servizio di lavanderia, indispensabile per garantire il rispetto delle norme igieniche; viene, altresì, negato quotidianamente l’accesso al parcheggio antistante la struttura presso cui prestano assistenza; si segnala, inoltre, la totale assenza di agevolazioni per il servizio mensa.

    I medici in formazione specialistica dell’Università Magna Grecia di Catanzaro, provati da queste continue ingiustizie, chiedono a gran voce pari dignità e opportunità rispetto ai colleghi degli altri atenei italiani. Piccole difficoltà amministrative e gestionali non possono penalizzare giovani medici che credono nella sanità calabrese e che hanno deciso di investire il loro futuro, con passione e dedizione, nella propria terra natia. Molto si sta facendo per questo giovane ateneo che ha le potenzialità per elevarsi al pari delle università di rinomata fama e, l’assenza dei servizi essenziali, non può e non deve spingerci a considerare l’UMG fanalino di coda delle università italiane.

    Più informazioni su