Noi con Salvini: quali conseguenze locali per le scelte di Ap?

L'intervento del coordinatore catanzarese Chiefalo

Più informazioni su


    L’anno volge al termine e la politica locale séguita a percorrere vie di ordinaria incoerenza e di egoismo che, come sempre, si riverberano sulla gestione della cosa pubblica e dunque sui cittadini. E’ l’osservazione di Antonio Chiefalo coordinatore della Noi con Salvini – Lega, sezione di Catanzaro. Ed infatti mentre Matteo Salvini coerentemente segue la via di un progetto da nord a sud con un epocale cambio del simbolo che, unitario e non equivoco, accompagnerà il partito alle prossime elezioni, la zona grigia della politica nazionale costituita da quei soggetti capaci di disgregarsi e riaggregarsi, di spostarsi e ritornare, di fare da stampella per poi amputare, in definitiva fatta da quei soggetti privi di un vero ideale e capaci solo di adeguarsi ai tempi, ebbene questa terra di tutti e di nessuno, a Catanzaro impersonata dai gruppi espressione dell’Alternativa Popolare di Alfano e Lorenzin, oggi getta più che un’ombra sull’amministrazione comunale eletta solo sei mesi fa.

    Siamo in attesa di capire come andrà a posizionarsi “Catanzaro da vivere” nell’attuale maggioranza consiliare e nella Giunta di centrodestra visto che il partito nazionale ha già iniziato a correre con il PD di Renzi.Sarà un importante banco di prova e se i princìpi hanno un senso, prosegue Chiefalo, dovremmo assistere al “Catanzaro da viverexit”. Fuori dalla maggioranza e quindi fuori dai giochi. Ed a nulla varrebbe indossare nuove casacche relegando ideali e princìpi, ancora una volta, al di sotto degli interessi elettorali e della “visione economica” della politica. Alternativa Popolare disvela una diversa inclinazione? Bene, “Catanzaro da vivere” fuori dalle maggioranze di centrodestra a garanzia del rispetto della gente che ha creduto in un programma.

    Eppure certamente tra qualche ora, anche per il primato della tenuta del Consiglio, il cerchio sarà quadro e, con buona pace degli elettori, tutto sarà “dichiaratamente” sistemato. Resta però il forte rammarico che la politica di trincea non arrivi più alla gente perché è stata smarrita. Consegnata a chi ha dimostrato di non possedere agibilità per custodirla. Lega ci crede, con coerenza, con coraggio e con la certezza che la politica sia al servizio degli interessi generali, non al servizio del singolo. Un’illusione che intendiamo si realizzi sul piano concreto, conclude Chiefalo, e che sinora ha solo fatto il gioco della demagogia 5stelle e dell’astensionismo di chi, grazie agli AP, non ci crede più.

    Più informazioni su