Amc, biglietti: per gli utenti niente ‘Ok, il prezzo è giusto’

Il dg dell'Azienda Filippo Pietropoalo confuta però la fondatezza delle numerose proteste pervenute al nostro giornale

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    di Danilo Colacino

    I viaggiatori, in più di un caso ‘pendolari fissi’, che si devono recare con assiduità a Germaneto in autobus sono molto contrariati, rivolgendosi a noi di Catanzaroinforma per stigmatizzare il caro dei prezzi praticati dall’Amc (la Municipalizzata è stata peraltro al centro della seduta del consiglio comunale in programma nel pomeriggio con duri attacchi al management). La lamentela si può riassumere così: perché far costare 1.50 euro un biglietto (1.80 se comperato a bordo del mezzo pubblico), valido un’ora e mezza. Un lasso di tempo che a giudizio degli utenti stessi non è sufficiente per magari seguire una lezione o dare un esame all’Umg ovvero sbrigare delle faccende al Policlinico universitario o in Cittadella. “Ergo – tuonano i nostri lettori-passeggeri – bisogna sempre munirsi di un secondo tagliando che fa lievitare la spesa complessiva a 3 euro (o 3.60) per il rientro. E in questo caso niente ‘Ok, il prezzo è giusto”. Senza contare che alcuni di loro hanno aggiunto un appunto sulle tariffe delle cosiddette Strisce Blu in centro storico, ma nella circostanza ‘questa – per dirla con Carlo Lucarelli – è un’altra storia’.

    Le risposte del dg dell’Amc Filippo Pietropaolo. A rispondere alle rimostranze dei cittadini che si spostano sui pullman, neanche a dirlo giallorossi della Partecipata di Palazzo De Nobili, è il dg Pietropaolo. Un dirigente che per la verità non si è sottratto alle critiche e con grande disponibilità ha affermato: “Ben vengano le proposte. Se alcune scelte non sono state compiute nel modo migliore, siamo pronti a rivederle. Tutto si può ottimizzare e a noi può di certo essere sfuggito qualcosa”. Prima di dare delle spiegazioni però, il direttore generale dell’Amc un sassolino dalla scarpa se lo è tolto. Eccome: “Non comprendo per quale motivo si debbano contattare i giornalisti quando noi abbiamo una mail dedicata, denominata non a caso Reclami. E si badi non sto parlando di una casella di facciata, dunque destinata a restare ‘lettera morta’ perché ignorata, considerato che sono io personalmente a controllarla pressoché ogni giorno. E a riguardo cito l’esempio di una signora che ci imputava lo spostamento della fermata proprio della Regione. Un cambiamento dettato in realtà dall’ente e quindi non deciso da noi, tuttavia siamo stati contenti del fatto che ci sia stata fornita l’occasione di puntualizzarlo grazie al messaggio ricevuto. Ecco perché non capisco il motivo per il quale abbiano chiamato voi verso cui nutro comunque il massimo rispetto per l’importante ruolo svolto. Ribadisco però che anche noi diamo delle informazioni quanto più possibile esaurienti e veloci. Basta soltanto che coloro i quali sono interessati a confrontarsi con noi per qualsivoglia esigenza, ci scrivano”.

    Caro biglietti Amc, vero o presunto. Sul punto il dott. Pietropaolo non ha dubbi. “Sono costi in linea con le altre città. Ci sono dei parametri di riferimento più o meno standardizzati e poi considerate che a Catanzaro con un singolo tagliando si può prendere un autobus a S. Elia o Gagliano e arrivare a Germaneto senza spezzare il viaggio. E proprio il mancato cambio del mezzo è l’obiettivo della lunga percorrenza, che noi abbiamo quindi centrato. Ma il concetto della tariffa oraria, in questo caso un’ora e mezza, non è di consentire al passeggero di sbrigare i propri affari e contenere la spesa fra andata e ritorno. Non funziona così. E anche sulla maggiorazione del prezzo del biglietto a bordo non ci sono dubbi sulla correttezza della disposizione. Si pensi infatti che bisognerebbe munirsene a terra, poiché salire su un autobus essendone sprovvisti espone al rischio di una multa pari a circa 200 volte il costo della corsa. Ragion per cui il disappunto sul nostro provvedimento mi sembra sbagliato. Altro discorso è se si mettono in rilievo ritardi, eventuale sovraffollamento dei mezzi, percorsi da variare e aspetti simili. Su tutto ciò, lo ribadisco, ne possiamo discutere, anche con il gradito contributo degli utenti. Insieme potremmo ragionare di biglietti validi nell’intero arco delle 24 ore per qualunque tratta e così via, ma non delle tariffe attualmente praticate”.

    Il ‘modello funicolare’ forse da estendere. “Appena arrivato – dice il dg – mi sono attivato per incentivare l’uso della funicolare e ho limitato all’acquisto di un unico tagliando la fruizione anche di parcheggio e navetta”.

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