Consiglio Comunale/3: muro contro muro maggioranza-opposizione

Il regolamento sul centro di raccolta rifiuti, con l’esordio in aula dell’assessore Cavallaro, registra unanimità ma poi è aspra polemica sul regolamento per l’affido familiare dei minori

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    Unanimità sul regolamento per il centro di raccolta dei rifiuti in viale Magna Graecia,  aspra polemica sul regolamento in tema di affidamento familiare ai minori. Prosegue la seduta di consiglio comunale, che ha approvato altri due punti all’ordine del giorno discussi dopo la pratica Amc.

    Fari sull’ambiente – Via libera con 25 voti a favore, compresi quelli dei consiglieri di minoranza presenti, al regolamento per il centro di raccolta dei rifiuti di viale Magna Graecia. La pratica ha visto il sostanziale esordio in aula dell’assessore all’Ambiente Domenico Cavallaro, secondo cui il centro dovrà essere aperto 44 ore a settimana sabato compreso. Il tema diventa l’occasione per un dibattito quasi senza rete sulle tematiche ambientali. Dalla maggioranza interviene il consigliere di “Catanzaro da Vivere”, Antonio Ursino, che chiede miglioramenti alla pratica ritenendo auspicabile un aumento del numero degli impianti di raccolta. Dall’opposizione partono molte critiche all’indirizzo della “Sieco”. Eugenio Riccio di “Svolta Democratica” si chiede perché “non si applicano le penali a carico della Sieco” per non aver installato le isole ecologiche previste nel capitolato d’appalto?”. Roberto Guerriero dei “Socialisti e Democratici” invoca da parte della Sieco il rispetto delle regole del capitolato sulla differenziata, ritenendo “opportuni tre siti ma evitando che la città sud diventi una pattumiera”. Gianmichele Bosco di “Cambiavento” richiama l’attenzione sull’emergenza amianto nel centro di viale Magna Graecia e in tanti altri immobili “abbandonati da decenni di inerzia dell’amministrazione: sono favorevole al regolamento ma è necessario un controllo rigoroso sull’adempimento delle regole e del contratto da parte di Sieco”.

    La linea Cavallaro – Interviene quindi l’assessore Cavallaro, che mostra il “pugno duro”: “Ho a cuore i problemi città, e confido di poterli risolvere con l’aiuto di tutti, anche della minoranza. Ben vengano i suggerimenti se costruttivi, ma vorrei anche fatti concreti, e vedere pochi consiglieri di minoranza qui presenti non è un bel segnale. Abbiamo un problema a Catanzaro: rispetto alle problematiche in tema di rifiuti, non sono contento della situazione, non mi interessa avere il 62% di differenziata perché punto al 70%, ma per questo è necessaria una certa rigidità di vedute e di atteggiamenti. Nei confronti della Sieco ma non solo della Sieco perché c’è un problema di fondo che riguarda tutti i cittadini, su questo chiedo la mano a tutti i consiglieri comunali, perché non voglio che domani davanti al mio ufficio arriva il consigliere comunale che cerca di tutelare il singolo cittadino. Non ci sono figli e figliastri”. L’assessore all’Ambiente continua: “La Sieco è la prima che ho messo in riga, chiamandola ogni settimana al Comune per un report, ma lo stesso farò con gli amministratori di condominio e con le associazioni di categoria. Dico che con me non vedrete un’isola ecologia su Corso Mazzini, inoltre elimineremo i carrellati, che devono tornare dentro una volta fatta la raccolta”. Dopo lì intervento del neo dirigente all’Ambiente Bruno Gualtieri, che rilascia alcuni chiarimenti tecnici sulla pratica, parlano Fabio Celia di “Fare per Catanzaro”, secondo cui “è necessario chiarire l’aspetto della specializzazione dei lavoratori che opereranno nell’area in questione”, e Giuseppe  Pisano di “Officine del Sud”, per il quale “è l’ora della tolleranza zero, Sieco non è l’unico colpevole perché in città c’è un problema di civiltà: magari perdiamo qualche voto ma non ci possiamo più permettere di ragionare in termini di amicizia”.  Alla fine il regolamento è approvato all’unanimità.

    Lite sull’assistenza ai minori – Ben diverso invece il clima in aula sulla pratica relativa all’adeguamento del regolamento sull’affidamento familiare dei minori, pratica relazionata dal consigliere di “Catanzaro con Abramo” Demetrio Battaglia. La polemica divampa quando Bosco di “Cambiavento” propone un emendamento che prevedeva la formazione delle famiglie affidatarie con determinazione di modalità e tempistica. Dalla maggioranza di centrodestra arriva il no – definito politico – all’emendamento, sull’assunto del ritardo nella sua presentazione. Nicola Fiorita di “Cambiavento” non ci sta: “Si tratta di un emendamento che riguarda l’affido di bambini, stiamo parlando della vita dei bambini”. Guerriero dei “Socialisti e Democratici” definisce una “vergogna” l’atteggiamento della maggioranza. Dal centrodestra parla Filippo Mancuso di “Catanzaro con Abramo”: “Non siamo aguzzini, è assurdo, si tratta di un regolamento ampiamente dibattuto in commissione, Bosco si è riservato di venire in aula per fare questo attacco”. Ancora Fiorita: “Da oggi c’è un nuovo lodo, il lodo Mancuso, perché evidentemente non si possono discutere gli emendamenti presentati all’ultimo momento, questa maggioranza sta dimostrando una totale mancanza di cultura democratica”. Alla fine anche questa pratica viene approvata all’unanimità dei presenti, con l’opposizione che rimarca “il senso di responsabilità” su un tema così delicato sul piano sociale. Ma da adesso in poi è muro contro muro, con la “resistenza” di quattro consiglieri comunali di centrosinistra – Fiorita, Bosco, Guerriero e Riccio – che hanno deciso di non far chiudere la seduta. (a. cant.) 

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