Ex sindaco Mazzei: a Petronà Pd ha fallito
A livello locale appare l’unica forza organizzata ma per essere credibile soprattutto nei confronti dei giovani, bisogna aprire a nuove esperienze
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Nemmeno lo scioglimento del Consiglio comunale – scrive l’ex sindaco di Petronà Vincenzo Mazzei – è servito a fare uscire dal letargo il PD locale. Eppure i dirigenti di tale partito, spinti da odio e rancori personali, hanno fatto l’impossibile per decretare la fine di un’esperienza amministrativa (2012 – 2015), rea ai loro occhi di voler riportare nel paese ordine e legalità. Erano così impegnati nell’attività demolitrice da gridare allo scandalo e promuovere la mobilitazione dei cittadini, persino quando si procedeva alla necessaria potatura degli alberi, all’apertura al traffico di una piazza realizzata per fungere da parcheggio e si avviavano le procedure per regolarizzare l’occupazione di otto fabbricati ed il fitto di un ristorante di proprietà del Comune. Sono giunti al punto di promuovere l’autosospensione dal pagamento del tributo per la raccolta e trasporto dei rifiuti, cavalcando il malcontento suscitato dall’applicazione della legge che dal 2012 ha previsto la copertura integrale dei costi. Costi di cui sono i diretti responsabili, per avere proceduto nel 2004 all’esternalizzazione ed all’appalto del servizio ad una ditta privata, pur disponendo il Comune nel proprio organico di tre netturbini. Quello che è successo nelle scorse settimane, non è altro se non il naturale coronamento di quanto è avvenuto nel mese di novembre 2015. Allora un’oscura manovra a cui ha partecipato a pieno titolo l’attuale dirigenza del PD, ha portato alla fine di un’amministrazione che con enormi disagi e difficoltà operava nel pieno rispetto della legalità ed aveva avviato il risanamento finanziario dell’ente tagliando le spese allegre (contributi, sagre e feste) ed aumentando le entrate. A partire dall’anno 2016 il Comune di Petronà dispone infatti delle seguenti somme aggiuntive: circa € 80.000,00 provenienti dal taglio di due lotti boschivi in quanto nel 2015 la Regione ha approvato il Piano economico del Patrimonio Boschivo; circa € 40.000,00 provenienti dal risparmio di consumo di energia elettrica e manutenzione dell’impianto, per avere appaltato la gestione della pubblica illuminazione e la sostituzione delle lampade. Inoltre l’affidamento alla Società Maggioli della riscossione dei tributi, garantisce la realizzazione delle entrate previste in Bilancio. Non mi risulta che dal mese di novembre 2015 in poi, siano stati assunti altri provvedimenti amministrativi per fare crescere le entrate del Comune. Non mi dilungo sulle altre iniziative assunte e sulle opere realizzate nel periodo 2012-2015. Quello che mi preme sottolineare è l’assenza totale di iniziativa politica da parte del PD. Partito attivo quando si trattava di discreditare un proprio dirigente e impedire la crescita del paese, ma silente e persino connivente quando c’erano tutte le ragioni per svolgere il proprio ruolo di opposizione. Un partito familiare, funzionale agli interessi di pochi, con tessere fuori dalle norme statutarie. Ancora oggi, a distanza di qualche settimana dallo scioglimento del Consiglio comunale nessuno ha sentito il bisogno di spendere una parola, fare un minimo di autocritica. Se non fosse Stato per le mie continue sollecitazioni i consiglieri di minoranza del PD, con il sostegno dei dirigenti locali, non si sarebbero nemmeno dimessi dalla carica. La grave situazione in cui versa il paese, richiede un profondo cambiamento. Ai cittadini che si interrogano su cosa fare per riprendere il cammino della democrazia e non perdere la fiducia nelle Istituzioni, occorre fornire risposte alte e coraggiose. Ognuno è chiamato a fare la propria parte, ad iniziare dalla politica. Il PD che a livello locale appare l’unica forza organizzata, deve per primo segnare una netta discontinuità con il passato. Per essere credibili soprattutto nei confronti dei giovani, bisogna aprire a nuove esperienze. Basta con gli occhi e la mente rivolti al passato. Occorrono donne e uomini liberi da pregiudizi e condizionamenti, disposti a mettere da parte i personalismi ed a lavorare per il bene di tutti i cittadini. Se non ora infatti, quando? Mi auguro che gli attuali dirigenti del PD, nessuno escluso, siano i primi mettendosi definitivamente da parte, a dare l’esempio.