Serrao: ‘Cavallaro Fdi, così parlò Bellavista a Catanzaro’

Controreplica dell'esponente di Fratelli d'Italia

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    Riceviamo e pubblichiamo nota stampa di  Alfredo Serrao – Fratelli d’Italia-Catanzaro

    “Quelli che più ammiriamo (?) sono i professori che non fanno lezioni dalla cattedra o per meglio dire, che stanno solo in cattedra…e il commissario di FdI di Catanzaro, Domenico Cavallaro oggi si riscopre tale riuscendo – rarità dopo sei mesi – a dare fiato alle trombe. E’ uscito dal silenzio “istituzionale”, scopre poeti locali, mette in mostra le sue gioiellerie, espone l’antiquariato di famiglia, innalza gli stendardi nobiliari, ma non è riuscito a dare una sola risposta in termini politici. Il commissario di FdI Cavallaro si è esercitato ad inanellare insulti sul piano personale, ipotizzando miei interessi personali e familiari e, si capisce che non sa di cosa parla, oppure se ne fosse a conoscenza eviterebbe di parlarne, perché esistono altre sedi dove le discussioni avverranno, sedi che non sono gli organi di stampa. Almeno da questa parte – la mia – non è stato fatto alcun riferimento, anche perché il piano personale non si sovrappone al dato politico e, le scarpe british non sempre sono sinonimo di eleganza politica, dialettica e sociale.

    Tuttavia mettendo da parte le miserie e ritornando sul ragionamento politico, visto che la “velina” preconfezionata non da risposte, sarò nuovamente io a metterle sul piatto, sapendo già che non ci sarà continuità di ragionamento, salvo l’ennesimo colpo di bile e l’ostentazione di quella “arroganza” tipica caratteristica statutaria di Officine del Sud.

    Bene non è un fatto di insegne trafugate (?) è un fatto di sostanza, è un fatto di convivenza politica, è un fatto di rispetto per gli uomini e le loro storie, non è un ibrido aziendale e soprattutto è un valore di amicizia, prima che politica, un qualcosa che alla latitudine delle Officine è un dato asfittico. Basta guardare la storia partendo dall’Udeur, passando per i Peppe boys e finendo ad oggi, troverà tanti cadaveri “viventi”, stranamente diventati inutili, come il suo predecessore allo strapuntino assessorile, Giampaolo Mungo al quale avete fatto bere la cicuta !

    Quindi a Cesare aggiungiamo Socrate. Appare chiaro senza essere veggenti che la politica alle vostre latitudini è un cimitero, dove tutti diventano vittime dopo la spremitura, solo perché intralciano l’incedere della logica del singolo. E’ talmente vero che sappiamo tutti e lo sa bene anche Cavallaro, che l’idillio con Fratelli d’Italia ha trovato posto nel cimitero anzidetto, lo stesso luogo dove era stata riservata una fossa comune per tutti noi, lo stesso luogo dove si sta costruendo il mausoleo per i candidati di Fratelli d’Italia, Wanda Ferro inclusa.

    Già perché negli ambienti che contano è noto l’accordo già definito da Officine: un posto sicuro nel listino del presidente alle prossime elezioni regionali e, dopo il 4 marzo acquisita l’elezione di Wanda Ferro al Parlamento, la procedura di sospensione della stessa da consigliere regionale, su iniziativa dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale per garantire, da subito, lo scanno all’esponente di Officine, senza aspettare la normale procedura di surroga, perché si rischierebbe di fare scadere la legislatura regionale, senza inaugurare la poltrona.

    E’ veramente saldo il rapporto fra Officine del Sud e Fratelli d’Italia (?), saldissimo aggiungo io. E’ la cattura programmata di un intera comunità politica asservita ai bisogni dei danzatori politici – quelli che piroettando – passano da una sigla all’altra, con la stessa velocità con la quale consumano il regicidio. Si un regicidio politico di tanti che magari hanno loro dato fiducia e che, oggi, nella “convention” in programma non hanno trovato posto. Tutti invitati del centrodestra, una sola di Fratelli d’Italia. Sembra strano se c’è un rapporto esistente, dimenticavo un “patto federativo”, si usa dire ultimamente, anche se di questa liaison non se ne ha conoscenza né in loco, tantomeno a Roma.

    Se poi la notizia politica di spessore è avere avuto una sede “megagalattica”, un coordinamento cittadino che oggi si è sciolto al sole, una rappresentanza consiliare dove il simbolo di Fratelli d’Italia è presente oggi e scomparso domani ed un assessore in giunta, risorto come l’Araba Fenice sulla salma di Socrate. O peggio ancora in termini di percorso politico, i giropizza famosi di Cavallaro, visto che solo pizze hanno mangiato in sei mesi, sarà una pizza politically correct? Beh io dico no grazie!

    Lo stesso no grazie che ha detto il presidente di Officine del Sud – l’esponente – alla proposta di candidatura nel collegio di Crotone per Fratelli d’Italia, giusto perché non voleva essere “il miglior perdente”. Anche questa la dice lunga sul concetto di appartenenza e di militanza, non ultimo di servizio per il partito, dove non esistono vincitori e perdenti – migliori o peggiori – esiste semmai un valore ed un identità. Allora di cosa sta parlando il commissario Cavallaro? Forse vuole dire, senza avere coraggio, che Caronte ha già traghettato l’allegra brigata? Io lo sapevo già e, come già detto non sono sprovveduto (allegato documento fotografico-ultimi a dx Cavallaro e Pisano).

    Non sono sprovveduto ad avendo fatto quattro conti, gli invitati alla cena della “convention” non vedono i candidati di Fratelli d’Italia al proporzionale né alla Camera (Fausto Orsomarso), né al Senato (Isabella Rauti e Massimo Ripepi), sarà stata una dimenticanza (?), la stessa dimenticanza che ci spinge a non partecipare all’iniziativa di Officine del Sud – anche in questo caso Fratelli d’Italia – con il trattino è sparito, perché forse – ci sia consentita questa sola volta l’arroganza – non abbiamo bisogno di suggerimenti di linee programmatiche di chi, usa la politica e pensa di fare politica solo sul piedistallo. Il volgo vile però vota nelle urne e sul piedistallo lasciamo i busti dei veri statisti, padri della storia. Sempre la stessa dimenticanza che mi darà torto quando dalle urne a Catanzaro si celebrerà l’affermazione al proporzionale di Fratelli d’Italia dove il contributo di Officine sarà concreto per la caratura del movimento”.

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