Religiosità popolare, un ricordo su Santa Caterina d’Alessandria

Una giornata di studi internazionale in collaborazione con le confraternite e l'Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace. 'Con la sua saggezza riuscì a convertire 50 sapienti' 

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    “Santa Caterina d’Alessandria, donna sapiente: tradizioni, culto e riti della Settimana Santa” è il titolo della giornata di studi internazionale tenutasi ieri a Santa Caterina dello Jonio, presso la Chiesa Matrice, grazie alla collaborazione tra l’Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace, il Centro Studi “Theotokos” Religiosità Popolare, la Parrocchia S. Maria Assunta, l’Arciconfraternita SS. Sacramento, la Confraternita del SS. Rosario, la Confraternita S. Caterina V. M. , la Confederazione delle Confraternite delle Diocesi d’Italia.

    Si è voluto rispondere all’invito di Papa Francesco – ha sottolineato la moderatrice Anna Rotundo –  espresso nella Evangelii Gaudium: “Le espressioni della pietà popolare hanno molto da insegnarci e, per chi è in grado di leggerle, sono un luogo teologico a cui dobbiamo prestare attenzione, particolarmente nel momento in cui pensiamo alla nuova evangelizzazione.” Il Centro Theotokos Studi Religiosità Popolare, fondato da Martino Michele Battaglia (docente di antropologia culturale presso la Scuola Superiore per Mediatori Linguistici di Reggio Calabria) e Anna Rotundo (docente e saggista), è un progetto laico, culturale, internazionale e itinerante, un percorso che si gloria di studiare la profondità e la bellezza della religiosità popolare, con l’apporto di tutte le scienze umane e una particolare valorizzazione del protagonismo simbolico delle donne. È una costola del Centro Internacional de Estudios sobre Religiosidad Popular: Semana Santa (Università di Valladolid – Spagna), diretto dal prof. Jose’ Luis Alonso Ponga, antropologo museale di fama mondiale. – Approssimandoci alla giornata della donna- ha sottolineato Anna Rotundo aprendo i lavori- voglio fare memoria della sapienza di Santa Caterina d’ Alessandria: con le sue dotte argomentazioni, conciliando le profezie pagane e il vangelo, riuscì a convertire a Cristo i 50 sapienti che volevano convertire lei agli dèi. Voglio inoltre fare memoria della sua libertà: quando l’imperatore le propose che se fosse diventata la sua donna, non l’avrebbe uccisa, ella si oppose e rivendicò con forza la sua libertà di donna di scegliere lei, il suo sposo, Cristo’.

     I lavori sono proseguiti con i saluti di Monsignor Gregorio Montillo, vicario generale dell’Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace, di Antonio Caroleo e Antonino Punturiero, rispettivamente vice-coordinatore regionale e coordinatore regionale, per la Calabria, della Confederazione delle Confraternite delle Diocesi d’Italia, di Domenico Talotta, diacono, che ha curato la Proiezione del suggestivo video documentario “Cunfrunta” a S. Caterina dello Jonio Superiore. Si tratta di un video particolarmente suggestivo in cui, come ha detto il prof. Ponga, si coglie l’importanza antropologica del “cuore”, di quel sentire emozioni profondissime nel cuore dell’essere umano che partecipa al rito della “Cunfrunta” vivendo personalmente il superamento della morte nella resurrezione di Cristo. Presenza culturale prestigiosa è stata quella di José Luis Alonso Ponga, dalla cui suggestiva lectio magistralis è emersa tangibile la forte identità di Santa Caterina dello Jonio, che vive con partecipazione la commemorazione del mistero pasquale durante la Settimana Santa. Altro intervento ha riguardato:” I Gesuiti e la pietà popolare”, con la relazione, densa di dettagli storici, di Francesco Crapanzano, Università di Messina – Docente di Storia del Cristianesimo – Scuola Superiore per Mediatori Linguistici “Don Domenico Calarco” Reggio Calabria. A Martino Michele Battaglia, relatore in consessi internazionali prestigiosi come Valladolid, Gibilterra, Carmona, nonché Direttore del Centro “Theotokos” sono state affidate le conclusioni. Battaglia partendo proprio da Santa Caterina d’Alessandria V.M., ha posto in risalto come la figura di questa Santa sia importante per i Domenicani, essendo insieme a Santa Maria Maddalena protettrice dell’Ordo Predicatorum. Santa Caterina è colei che insieme alla Madonna e alla Maddalena consegnarono la sacra Tela acheropita di San Domenico a fra Lorenzo da Grotteria nella fatidica notte del 15 settembre nella chiesetta dell’Annunciazione, dove padre Vincenzo da Catanzaro iniziò a erigere il Convento di Soriano che in seguito divenne tra i più grandi d’Europa. In virtù di ciò, Battaglia ha dettagliatamente messo in luce come i riti della Settimana Santa sorianese e in parte calabrese siano legati proprio ai Domenicani per quanto concerne la Domenica di Risurrezione che registra in tante parti della nostra regione l’impegno delle confraternite impegnate nell’incontro tra la Madonna e il Cristo Risorto detto Cumprunta.

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