Al Circolo Placanica ‘Quel che resta del futuro’

Incontro con i giovani universitari, ed ex universitari, che hanno deciso di investire su se stesi e sulla nostra Città

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    Al Circolo Placanica un mercoledì dedicato all’incontro con quei giovani che, restando in città alla fine del percorso universitario, finiranno per costituire la classe dirigente del nostro futuro. Il freddo e la pioggia hanno parzialmente condizionato un pomeriggio che ha comunque confermato l’interesse che il Circolo nutre per problematiche che non sono eludibili se si intende affrontare un discorso sul futuro e sullo sviluppo della nostra città. La serata è stata coordinata dalla responsabile del settore giovanile del Circolo, Mariarita Albanese, che al tavolo dei relatori è stata affiancata da Sebastian Ciancio, da Antonio Ionà, e da Mattia Canino, già conosciuti all’interno del Circolo per i precedenti interventi sullo stesso tema, e che hanno fornito un quadro esauriente, ragionato e critico della realtà vissuta quotidianamente dagli studenti universitari. “Il Campus va potenziato” è stato il mantra dei giovani relatori che, in controtendenza con la determinazione dell’Amministrazione comunale a portare nel Centro Storico almeno una parte degli Istituti Universitari, hanno affermato con forza che il “potere contrattuale” degli universitari consiste proprio nel restare un corpo unico, coeso e il più nutrito possibile, all’interno della realtà di Germaneto. Si è parlato di trasporti, di alloggi, di socialità e di rapporti con il Centro Storico, sollevando questioni che solo una stretta relazione tra Amministrazione Universitaria e Amministrazione Comunale potrà affrontare in modo proficuo. E’ stata questa la posizione di Nicola Fiorita, presente al dibattito, che ha dato modo al Prof. Barni di condividere la tesi, pur affermando la mancanza assoluta, al momento, di un codice di comportamento e di comprensione comune tra la Amministrazioni. Barni, auspicando per un prossimo futuro la condivisione di linguaggi e di obiettivi, ha invitato tutti ad accettare l’idea, una volta per tutte, che nessuno si salva da solo, e che se per l’Università è importante un dialogo con la Città, per la Città è assolutamente vitale il rapporto con l’Università che finisce per essere attualmente l’unica risorsa presente e disponibile. L’appuntamento al Circolo è per la prossima settimana, quando in data 10 Marzo (sabato) sarà ospite Ettore Castagna, antropologo, musicologo e musicista, autore di “Del sangue e del vino” romanzo di recente pubblicazione per i tipi di Rubbettino.

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