Trekking, dibattiti e altro nella quarta giornata di MomeFestival

Il programma dettagliato

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    Lo spirito di Cecilia Faragò, benevolo e fiero, sembra aleggiare nella sala consiliare del Comune di Soveria Simeri. L’ultima fattucchiera, il suo coraggio e la sua storia, riemergono nel dibattito sul tema “Storie di donne coraggiose”, la prima delle iniziative pomeridiane della quarta giornata del “MoMe Festival – Momenti di Memoria”, progetto presentato a valere sull’avviso pubblico per la selezione e il finanziamento di interventi per la valorizzazione del sistema dei beni culturali e ambientali per la qualificazione e il rafforzamento dell’attuale offerta culturale presente in Calabria (Annualità 2017 – Tipologia D), realizzato con il Patrocinio di Unione Europea, Regione Calabria, Comune di Simeri Crichi e Soveria Simeri.

    La mattinata era stata caratterizzata da un partecipato appuntamento con il trekking sensoriale naturalistico/gastronomico a cura di Route 106 che ha portato decine di persone a calarsi nei colori e nei profumi della valle tra Soveria Simeri e Simeri crichi. E’ questo lembo di terra il protagonista del MoMe Festival che ha l’intento di valorizzare e comunicare l’identità storico culturale di quest’area, con le sue aree archeologiche e naturalistiche, ma anche le produzioni locali, che vanno dall’agroalimentare alle botteghe artigiane, alle aziende vinicole e olearie. L’abbassamento delle temperature ha impedito di assistere allo straordinario spettacolo teatrale “Lamagara” di Emi Bianchi, che avrebbe dovuto tenersi nella Villa Comunale “Cecilia Faragò”. Ma l’adattamento dello spettacolo in uno spazio non convenzionale come la sala consiliare di Soveria Simeri ha comunque emozionato il pubblico senza nulla togliere alla magia del teatro.

    La mattinata, quindi, inizia con il trekking a cura di Route 106 ed in particolare da “Colle di Gloria” e Phytocal di Michele Crudo che ha messo a disposizione gli oli essenziali, mentre per la pausa pranzo bisogna ringraziare l’azienda agricola “Valentino” di Gianluca Gallo, l’Azienda il “Biofeudo” di Salvatore Chiricò, l’Azienda agricola “Colle Murano” di Guido Critelli.

     

    Nella Sala consiliare del Comune di Soveria Simeri, stipata di persone che hanno preso parte con interesse agli eventi pomeridiani, prima il dibattito animato da Anna Macrì, Francesco Santopolo, Elisabette Grande, Eugenio Attanasio, Martina Leone ed Emanuela Costanzo. Per motivi di sicurezza tecnico logistici lo spettacolo Lamagara, quindi, è stato sostituito con l’incontro – spettacolo dal titolo “Cecilia Faragò , l’ultima fattucchiera. Dalla letteratura al teatro”, la potenza espressiva di Emi Bianchi ha catturato e appassionato gli spettatori che sono stati coinvolti senza perdere un respiro.

    Si parla di donne coraggiose nel libro di Anna Macrì “Malamore”, ma anche nel libro di Emanuela Costanzo – “Nido di Aquile” –  dove l’amore descritto è quello per la propria città e del coraggio di restare, mentre la giovanissima e brava Martina Leone si sofferma sulla figura di Cecilia Faragò alla quale ha dedicato la propria tesi di laurea. E la testimonianza dell’imprenditrice Elisabetta Grande, che vive ed opera a Soveria dove ha scelto di restare nonostante i venti attentati intimidatori subiti, è l’acme di un confronto che consegna alla cittadinanza ritratti di donne espressione di una terra che combatte con coraggio e non si arrende.

    “Ho scelto di scrivere di violenza di genere perché in una società che spinge a subire da parte del maschio se ne parla troppo poco – dice Anna Macrì – E’ il potere di creazione e seduzione delle donne che sono madri, moglie ma anche sirene e maghe a suscitare questa violenza: la donna continua ad essere voluta votata alla negazione di sé e rinunciataria della propria identità”. L’agronomo Franco Santopolo si dichiara “appassionato di donne” e racconta come in un tempo poi non troppo lontano il matrimonio era considerato un contratto da stipulare da un notaio e “la libertà di scelta della donna era inversamente proporzionale alla violenza degli uomini”. L’importante non è inseguire la parità, si dice, ma avere la possibilità di esprimere le proprie peculiarità e diversità. Cecilia Faragò è l’ultima fattucchiera processata per stregoneria nel Regno di Napoli: è grazie all’avvocato Giuseppe Raffaelli, appena ventenne, che la presunta maga si sottrae al supplizio del rogo. Della memoria difensiva del giovane avvocato di Catanzaro parla il professore Mario Casaburi in un prezioso libro che è stato il punto di partenza della tesi di Martina, quanto del lavoro teatrale di Emi Bianchi. “La storia di Cecilia interessò Giuseppe Raffaeli – spiega Martina Leone – che leggendo le memorie della sua assistita riuscì a farla assolvere perchè innocente ed inoltre annullò prove fittizie sostenendo che il suo era un sapere “folkloristico”. Fu un vero successo che carpì l’attenzione del Re Ferdinando IV e del primo ministro Tanucci ad abolire il reato di “Maleficium” nel suo Regno. Un successo tutto targato Calabria Ultra e di cui si parlò a lungo.

    Cecilia, quindi, fu un’eroina, una ribelle alle convenzioni sociali, una diversa demonizzata dal clero locale corrotto e ignorante. Lo racconta anche Eugenio Attanasio nel medio metraggio realizzato con Davide Cosco che ha come protagonista una intensa Isabel Russinova. Nel film Isabel-Cecilia non rappresenta unicamente una donna avvolta da fascino e mistero, ma una vera e propria eroina capace di lottare contro le ingiustizie subite, di contrastare il mondo ecclesiastico per affermare una giustizia del popolo. Il film è girato in Calabria, nelle suggestive location delle provincia catanzarese, tra Zagarise e la Casa Museo Antonino Greco di Vincolise Ambientato nel Settecento, il film in costume ha visto impegnate diverse professionalità tra maestranze e attori, fra cui anche Giovanni Turco, Andrea Borrelli, Paolo Turrà e Carlo Fabiano. E tra l’incontro spettacolo di Emi Bianchi e il film, un gustoso aperitivo a chilometri zero per cui si ringraziano: Alfonso Colao, il panificio “Panis” di Francesca Mangone, l’azienda agricola Mario Ionà; un ringraziamento particolare a Luciano Gagliardi della compagnia teatrale i Lorazepam e Santina Colao per la collaborazione.

     

    Gli altri appuntamenti:

    Martedì 20, mercoledì 21 e giovedì 22 marzo

    ·         dalle ore 15 alle 19, Soveria Simeri – Istituto scolastico B. Citriniti, Cantiere di Canto e Teatro, dinamiche vocali integrate a cura di Anna Maria Civico

    ·         Simeri – Ex Edificio scolastico, cantiere di fotografia “La Memoria dei Luoghi” a cura di Cromatica

    Giovedì 22 marzo:

    ore 15:00, Simeri – Castello, trekking archeo-culturale “Simeri, la Splendente”, a cura di A.P.S. Asperitas (info e iscrizioni:associazioneasperitas@gmail.com)

    ore 18.30, Simeri – Chiesa di Santa Maria Assunta. Inaugurazione mostra di arte sacra e incontro “Momenti di Vita: dal Buio alla Luce”, con don Francesco Cristoforo

    ore 18.30 – 23.30, Simeri – Collegiata, Performance Visual Art, a cura di Ehab Halabi Abo Kher;

    ore 19.30: Simeri – Collegiata, aperitivo con prodotti a chilometro zero

    ore 21.00, Concerto Carmine Torchia Solo Tour.

     

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