Istituto superiore di Sersale: iniziative per settimana del cervello

Protagonisti della manifestazione gli alunni della sezione staccata Istituto alberghiero di Taverna

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    Non c’è Marzo senza la settimana del cervello, non c’è settimana del cervello senza sensibilizzazione su temi importanti.

    Anche la Calabria ha aderito alla Settimana del Cervello, con ben diciassette eventi organizzati nelle diverse province, per una celebrazione creativa e innovativa dell’organo più complesso del corpo, rivolta ai cultori e ai cittadini di tutte le età. Sono stati coinvolti, in numerosi paesi, migliaia di professionisti del settore (psicologi, neuropsicologi, psicoterapeuti, medici, biologi, neuroscienziati) con seminari nelle scuole, screening cognitivi gratuiti, sportelli di consulenza.

    Taverna , presente per il secondo anno nel circuito di eventi nazionali, ha preso parte alla compagna con il tema “Wonder Brain : riconoscere i pregiudizi a scuola con le neuroscienze”.

    Protagonisti della manifestazione gli alunni dell’ Istituto alberghiero della cittadina pretiana, sede distaccata dell’ Istituto Istruzione Superiore di Sersale. A condurre i lavori la psicologa Amelio Barbara e le volontarie dell’Associazione Piantasogni,Alessandra Garofalo e Vittoria Gentile. Una settimana intensa di esplorazione del cervello, soprattutto il cervello emotivo e le emozioni primarie, per arrivare a conoscere le basi neurali del pregiudizio. I neuroscienziati hanno infatti recentemente iniziato a identificare i processi, attraverso i quali i pregiudizi si formano e influenzano il comportamento. Molte ricerche hanno evidenziato la presenza dei “pregiudizi impliciti”, che operano segretamente e spesso inconsciamente. La scuola è un habitat fertile, dove nascono gruppi e differenze che rendono complicata la relazione con “la diversità”.

    Così il lavoro proposto ai ragazzi è stato mirato all’educazione a una scuola, con meno pregiudizi e una più profonda consapevolezza delle emozioni e delle relazioni. Questo ultimo aspetto è molto delicato per i ragazzi, che vivono una relazione simbiotica e totalizzante con gli smartphone. Durante gli incontri, nelle classi sono emersi diversi tipi di pregiudizi : razziali, sull’orientamento sessuale, sul peso alcuni più consapevoli e altri latenti. Uno dei pregiudizi sessisti riguarda le “donne scienziato”, solo due alunni su quarantotto hanno disegnato uno scienziato donna, questo dato è stato discusso insieme alle classi e alla dirigente Rosetta Falbo.

    Il forte e diffuso pregiudizio, sulla scarsa attitudine femminile verso le materie scientifiche, pesa ancora oggi e ostacola la vocazione scientifica di donne e ragazze. Lo strumento selezionato, per arrivare in modo emozionato e immediato agli studenti, è stato il film Wonder di Chbosky, un adattamento del bestseller omonimo dell’autrice R.J Palacio.

    I ragazzi hanno mappato le emozioni del film e si sono confrontati con una nuova parola: “l’empatia”, recuperando il valore di un ascolto attivo e della presenza mentale e non solo fisica dell’altro. Tanti momenti ad altissimo impatto emotivo, ma anche divertimento, professionalità e passione per la cucina. A conclusione dell’evento, infatti tutti gli studenti hanno lavorato su un menù a tema cervello, usando ingredienti che ricordano le strutture cerebrali, zuzza, cavolfiori , vari tipi di insalata . Inoltre si sono cimentati su un piatto a zero contenuto di pregiudizi, come hanno detto i ragazzi: ” E’ importante non giudicare dalle apparenze e approfondire la conoscenza”. Vale a dire: un piatto può non essere esteticamente piacevole, ma essere estremamente gustoso.

    Lo scopo dell’iniziativa è stato quello di diffondere le nuove scoperte neuro-scientifiche, divulgare informazioni sui progressi e benefici della ricerca sul cervello, ridurre lo stigma relativo alle malattie mentali.

    Mediatore culturale: il cibo. Non solo di un bisogno fisiologico, ma anche cultura e arte del comunicare.

    E.B.

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