Stabilizzazioni in Regione, Ferro: ‘Bando quasi nascosto’

"Scarsa trasparenza, molti rischiano di perdere opportunità"

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     “Poiché credo che la notizia sia passata un po’ troppo in sordina nonostante la sua importanza, voglio sollecitare tutti i soggetti che hanno diritto a rispondere all’avviso per la ricognizione dei contratti di lavoro flessibile pubblicato dal Dipartimento organizzazione e personale della regione Calabria”. Lo afferma il deputato e consigliere regionale di Fratelli d’Italia Wanda Ferro. “In una pagina non proprio a portata di mano del portale della Regione Calabria, precisamente al link http://portale.regione.calabria.it/website/portaltemplates/view/view.cfm?6963 – spiega Wanda Ferro – sono spiegate le modalità per rispondere all’avviso pubblicato in attuazione della legge Madia per il superamento del precariato nelle pubbliche amministrazioni. In sostanza è una procedura finalizzata alla stabilizzazione di chi ha avuto rapporti di lavoro a tempo determinato con le pubbliche amministrazioni per tre anni negli ultimi otto, non di tipo dirigenziale e non negli uffici di diretta collaborazione degli organi politici, come per esempio gli uffici stampa. Sarebbe forse stato il caso di dare ampia pubblicità all’avviso, del quale non è stata neppure disposta la pubblicazione sul bollettino ufficiale, considerato che domani, 23 marzo, scadono i termini per la presentazione delle domande e che molti utenti hanno segnalato un malfunzionamento del portale regionale nella giornata di ieri e più in generale una certa macchinosità per accedere alle informazioni relative al bando. Ci saremmo aspettati la pubblicazione nella homepage del portale della Regione e, magari, qualche comunicato stampa come accaduto presso altri enti dato che, tra l’altro, del provvedimento in questione potranno beneficiare anche i giornalisti. Invece constatiamo ancora una volta che, in ambito di trasparenza, l’attività di questa Giunta regionale è insoddisfacente. C’è il forte rischio – conclude Wanda Ferro – che chi non si trova ad oggi  in servizio, ma ha comunque i requisiti necessari, non sia a conoscenza di questa grande opportunità, e la politica non deve avvalorare il sospetto che le procedure siano state concepite per favorire qualcuno e magari tagliare fuori qualcun altro”.

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