Cinque milioni persi Comune ha già presentato le sue controdeduzioni

La nota di Palazzo De Nobili  LA NEWS DI QUESTA MATTINA PUBBLICATA DA CATANZAROINFORMA

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    Il dipartimento affari interni e territoriali del ministero dell’interno – ricorda una nota del Comune – ha invalidato le richieste di finanziamento, avanzate dal Comune, per la messa in sicurezza di Palazzo De Nobili e dell’area mercatale di piazzale Maestri del lavoro.

    Il mancato finanziamento  è stato causato, in entrambi i casi, da quelli che il dipartimento definisce “Cup non validi”. Il settore grandi opere del Comune ha già inviato le controdeduzioni al dipartimento del ministero sostenendo le proprie tesi. 

    Nel documento redatto dal settore, è infatti specificato che il Cup generato dal Municipio per il progetto di messa in sicurezza di Palazzo De Nobili, “presenta tutti i requisiti di accettabilità specificati nelle istruzioni operative del decreto ministeriale”, tant’è che per l’ente che elabora i Cup, il Dipe, dipartimento interministeriale per la programmazione economica della Presidenza del Consiglio dei Ministri, proprio questi Cup “risultano attivi”. Se le schede caricate non fossero state adeguate, il Dipe non le avrebbe validate.

    Sulla messa in sicurezza dell’area mercatale di piazzale Maestri del lavoro, nelle controdeduzioni inoltrate al ministero, il Comune ha precisato che “il motivo addotto ai fini della non ammissione al finanziamento evidenzia un errore formale e non sostanziale rispetto all’importanza e improrogabilità della messa in sicurezza dell’area in oggetto, di fatto anche destinata a mercato di quartiere e soggetta alla recente direttiva di “safe and security”.

    In questo caso, il corto circuito sarebbe stato causato dal fatto che il dipartimento ministeriale ha inteso l’area solo per finalità di attività economiche e produttive e non, come precisato dal Comune, in qualità di zona di sicurezza per l’assembramento delle persone. Il finanziamento ministeriale è infatti rivolto anche alla messa in sicurezza dei territori, non soltanto degli edifici.

    Con queste motivazioni, il settore ha richiesto al ministero di rivalutare le istanze di ammissione ai contributi provvedendo a includere i progetti nell’elenco degli interventi finanziati.

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