L’emozione non ha voce: convegno sui disturbi dello spettro autistico

L’autismo è una patologia che richiede una politica di integrazione ed una rete di più istituzioni e di diverse professionalità che operino in sinergia

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    “L’emozione non ha voce” è il titolo del convegno sui disturbi dello spettro autistico, tenutosi nella Sala delle Culture della Provincia di Catanzaro, sabato 21 aprile. L’autismo è una patologia che richiede una politica di integrazione ed una rete di più istituzioni e di diverse professionalità che operino in sinergia. E proprio nell’ambito della rete si sono mossi il Lions Club Catanzaro Host, che affonda le sue radici nel tessuto sociale, presieduto da Antonio Scarpino e l’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro, Servizio di Promozione della Salute, diretto dalla Dr.ssa Rosa Anfosso, che opera sul territorio con interventi in ambito preventivo. Il titolo del Convegno lasciava trapelare una chiara allusione al mondo dell’emotività e, difatti, un’atmosfera di calde suggestioni ha avvolto la sala ed i discenti che sono stati sopraffatti da un turbinio di emozioni. Il convegno si è aperto con un video di musica e parole sull’autismo che ha suscitato un forte senso di commozione, seguito dai saluti del Presidente Scarpino che ha ringraziato i numerosi presenti e gli illustri relatori, e dall’intervento del Dott. Vincenzo Ciconte, Presidente dell’Ordine dei Medici di Catanzaro, che ha rimarcato l’importanza di una tematica che investe la società in maniera globale. Il primo relatore, il Dott. Gino Ranieri, pediatra di base di un adolescente autistico, Manuel Sirianni, ha effettuato una relazione “sui generis” composta da poche slides sulla patologia che hanno dato seguito ad un video con voci narranti, incentrato non tanto sul rapporto tra un pediatra ed il suo assistito, ma su quello ben più autentico e sentito di due amici che altra possibilità di parlare non hanno, se non attraverso un computer. Un discorso basato sulla fiducia dell’uno, Manuel, e sull’ascolto dell’altro Gino, ascolto attivo e partecipato sia pure in tutta l’infinita benevolenza. Un colloquio che ha aiutato i presenti ad entrare in un mondo assolutamente sconosciuto: quello di un ragazzo autistico che parla di se stesso, del suo vissuto, del suo esserci, con l’aiuto di una tastiera e di una mano facilitante poggiata sul collo. Ma proprio questo ragazzo accompagnato dalla sua facilitatrice, la Dott.ssa Paola Zurlo, si è seduto in cattedra dove, con non poca emozione, ha ringraziato per la realizzazione del convegno ed ha scritto due frasi nate dalla sua voglia di comunicare al mondo intero un concetto, per lui di estrema importanza. “Sono un essere pensante”. Quattro parole che hanno impregnato l’atmosfera di commozione, di applausi e di sorrisi verso un ragazzo al quale, come lui ha avuto modo di dire, le parole si ghiacciano in bocca. Manuel era sorridente e felice per questo suo approccio, fino a qualche tempo fa negato. E la platea lo “accarezzava” con gli sguardi bonari e con una profonda partecipazione emotiva. La Prof.ssa Lucia Catrambone, che ha iniziato il suo esordio di insegnante di sostegno, come facilitatrice, ha parlato della Comunicazione Facilitata, chiarendone i punti di forza e di debolezza, collocandola all’interno della vigente normativa e definendo le capacità professionali ed il bagaglio culturale specifico che deve possedere un “facilitatore”. Il Prof. Antonio Persico, eccellenza italiana in materia di autismo, Ordinario di Neuropsichiatria Infantile e dell’Adolescenza dell’Università di Messina, nonché Direttore del Programma Interdipartimentale Autismo 0 – 90, il primo programma al mondo che va oltre l’età infantile per prendersi cura del soggetto in età adulta, ha effettuato una lettura magistrale “Autismo lo stato dell’arte”, durante la quale la platea in un silenzio assoluto è rimasta letteralmente rapita dalle argomentazioni dello studioso. Sguardi attenti e partecipi, persone desiderose di ascoltare, in un fluire di informazioni che appassionavano il mondo sanitario: pediatri, medici, infermieri, psicologi, quanto quello scolastico, insegnanti e Responsabili Scolastici, e delle associazioni, i numerosi soci Lions, non di meno quello delle famiglie autistiche, mamme e papà e di persone desiderose di acculturarsi su una materia per molti versi oscura ai più. L’intervento di Oceania Paone, madre di due ragazzi autistici, ha chiuso il cerchio con la narrazione di un vissuto familiare di ansie, sconforto e sacrifici e di sprazzi di vera positività. In ultimo il Convegno è stato allietato dalle dolci note musicali di “Per Elisa” suonata al pianoforte da Daniel, adolescente autistico con una grande passione e sensibilità per la musica. La moderazione è stata affidata alla Dott.ssa Rosa Anfosso affiancata dal Dr. Raimondo De Nardo, psichiatra dell’ASP di Catanzaro. La chiusura dei lavori è stata attuata dal Presidente Scarpino che ha espresso grande soddisfazione per il notevole spessore dell’evento, per la partecipazione massiva, per la commistione dell’aspetto prettamente emozionale con quello di alto profilo culturale. L’organizzazione è stata curata dall’Innovaformez srl ref Concetta Procopio ed Elena Staglianò.

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