Un incontro-confronto tra gli exallievi di Don Bosco

Si è svolto a Soverato nei giorni scorsi il congresso regionale 

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    Si è svolto domenica 22 aprile 2018, nella splendida cornice dell’Istituto Salesiano di Soverato, l’ importante appuntamento del Congresso Regionale degli Exallievi di Don Bosco, occasione di incontro e confronto fra le Unioni Locali della Calabria e di coordinamento delle attività che con gioia, amore e dedizione, gli Exallievi svolgono durante tutto l’anno per la crescita morale e spirituale dei giovani.

    La segretaria dell’ Unione di Soverato, l’ Avv. Maria Caterina Procopio da notizia del fatto che è oltre ai rappresentanti delle Unioni locali, al delegato regionale don Rino Carignano e al Presidente dell’ Ispettoria Calabra dott. Antonio Mellace, ha presenziato l’incontro, conclusosi, dopo il dibattito, anche il Presidente nazionale, ing. Giovanni Costanza, che ha pregevolmente relazionato sul tema “Gli Exallievi sulle orme di Don Bosco”.

    Dopo che i rappresentanti di ciascuna Unione hanno presentato le peculiari realtà vissute a livello locale nella ricerca dei modi e delle iniziative più idonee alle realtà locali, il Presidente Costanza ha subito richiamato l’attenzione sul termine stesso “Exallievi”, che, si badi, non è frutto di errore, scritto com’ è tutto attaccato e con iniziale maiuscola, in quanto non è un aggettivo ma un sostantivo, esprime non semplicemente una qualità ma una vera e propria identità! E  quell’ “ex” non è da intendersi come un prefisso che richiami la vetustà degli appartenenti all’associazione, bensì vuole indicare come chi è stato nella casa di Don Bosco derivi da lui un insegnamento, uno stile di vita e di pensiero, un’educazione che, una volta ricevute e assimilate, non si può fare a meno di trasmettere e regalare agli altri.

    La Segretaria Avv. Maria Caterina Procopio, mette in evidenza come la riflessione si sia dunque puntata, su quella che è l’identità stessa degli Exallievi, quali portatori dell’insegnamento di Don Bosco e continuatori della sua appassionata opera di educazione dei giovani.

    E tale opera va svolta sempre, secondo quello che è lo stile tipicamente salesiano, nella gioia e con la fiducia  che sia possibile orientare verso il bene il cambiamento sociale. A tal fine è dunque necessario e fisiologico che gli Exallievi siano anche persone sempre aggiornate, ben inserite nella realtà sociale, persone di una cultura aperta alle problematiche sociali volta a volta emergenti, persone responsabili capaci, cioè, di dare delle risposte alle domande di senso che i giovani costantemente, in modo diretto o indiretto, pongono.

    Intesi così gli Exallievi, ben lontani da essere persone rivolte al proprio passato, sono al contrario, persone proiettate verso il futuro, che vivono con interesse e passione il presente per progettare e costruire un futuro migliore. Per dirla con Papa Francesco, sono “persone non d’autunno, ma di primavera”, ad imitazione di Don Bosco, che è stato, per la sua epoca, un grande innovatore nei metodi educativi e nei principi su cui ha costruito la sua pedagogia: ragione, religione ed amorevolezza per fare dei sui giovani dei buoni cristiani, onesti cittadini e fortunati abitatori del cielo.

    Questa, dunque, la mission degli Exallievi: trasmettere ai giovani l’insegnamento di Don Bosco,  donare ciò che si è ricevuto, amare i giovani di oggi come ci si è sentiti amati nella casa di Don Bosco – oratorio o scuola che sia stata.

    E ciò è possibile solo vivendo in collegamento con i giovani, comunicando con loro; e per comunicare ci vuole appassionato interesse per loro. Perché, come sempre diceva Don Bosco, “l’educazione dei giovani è soprattutto una cosa di cuore!”

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