Consigliera Rotundo:si lavori per rimettere in piedi la Notte Piccante

'Feste in centro storico? Mancato il salto di qualità'


Premesso che ogni iniziativa volta a rianimare un organismo clinicamente morto come il centro storico è comunque da apprezzare, pensiamo che qualcosa di più debba essere fatto per supportare l’eroica resistenza degli operatori commerciali e il coraggio di chi ancora crede nel nostro territorio. Il marketing territoriale è qualcosa di molto diverso da quello immaginato dai nostri amministratori. Le luminarie accese in tempo, le animazioni con gli artisti di strada, i mercatini, le manifestazioni musicali, per noi alcune anche abusive, di cui abbiamo presentato regolare accesso agli atti, hanno sicuramente allietato le giornate di festa, ma è mancato il salto di qualità, quello che consente ad una città di conquistarsi un ruolo nel campo del turismo.
Ci sono state forzature inutili nella comunicazione istituzionale che non solo non servono, ma rischiano di diventare un boomerang. Spacciare il pullman dei parenti e degli amici dell’ottimo artista Ambrogio Sparagna come “100 turisti pugliesi che scelgono Catanzaro per il Capodanno” è una boutade ridicola che ci si poteva risparmiare. Così come parlare di sold out per un concerto tenuto in un cine-teatro da 250 posti o di duemila presenze in una Basilica che ne può contenere, anche per motivi di sicurezza, al massimo 800.
Catanzaro deve reinventarsi un ruolo anche come città degli eventi. Quest’anno abbiamo sperimentato che la nostra città, sia per la sua conformazione sia per la natura degli eventi stessi,non può minimamente competere con altre realtà calabresi, Cosenza in primis. Il confronto,ci dispiace ammetterlo,è impietoso,sia per i numeri, sia per la capacità attrattiva, sia per il ritorno mediatico. Benissimo hanno fatto migliaia di catanzaresi di restare nella nostra città, ma non possiamo biasimare o condannare i numerosi catanzaresi –soprattutto giovani e giovanissimi – che hanno scelto la città dei Bruzi, ritenendo quell’offerta più interessante.
E allora diventa importante ripensare completamente un’impostazione che magari regala effimeri risultati, ma non incide su una realtà che, spente le luci, rischia di ritrovarsi più triste di prima.
In uno spirito costruttivo, che anima davvero il nostro movimento, pensiamo che si debba puntare su modelli originali, su brand culturali e spettacolari diversi, che alzino la qualità nel rispetto delle risorse disponibili.
Catanzaro ha già a disposizione un brand originale, sperimentato con successo negli anni scorsi e che un’ottusa “scomunica politica” ha cancellato. Parliamo della Notte Piccante, nata dalla fantasia di Roberto Talarico, una manifestazione diffusa lungo tutto il centro storico, su più location, in grado di soddisfare i gusti di più generazioni,ma soprattutto dei giovani. La Notte Piccante, che univa musica, cultura e gastronomia, ha fatto numeri importanti e irripetibili, ha catturato turisti “veri” dalle altre città e dalle altre province. Essendo la Notte Piccante un patrimonio di proprietà del Comune, si abbia l’umiltà di ammettere certi errori e, in uno spirito di collaborazione leale, si lavori ad un prodotto veramente originale. Si lavori per rimettere in piedi la Notte Piccante,con due edizioni, una nella tradizionale serata di settembre, l’altra coincidente con il Capodanno. Solo così potremo tentare di essere realmente competitivi,altrimenti resteremo costantemente schiacciati da una concorrenza che sa bene cosa vuole.
 

Cristina Rotundo 
Consigliere comunale
Fare per Catanzaro