Pisano a Parente: È meglio sottomettere il nemico senza combattere

Dura presa di posizione del consigliere verso il suo leader

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    di Alessia Burdino

    Silenzio e riflessione. In molti scelgono questa linea. Altri fanno il contrario. È il caso di Giuseppe Pisano, da poche ore un fiume in piena. Ora il suo scritto ha un destinatario preciso. Si chiama Claudio Parente. Al leader di Officine del Sud è indirizzata la missiva del consigliere comunale. “Caro Presidente, intrapresi l’avventura nelle fila di Officine del Sud con motivazioni forti e nobili. Di certo, sempre con la schiena dritta. Anche davanti ai miei amici e fratelli della Curva Ovest che, come sa, non la presero del tutto bene. E come potevano farlo: un autorevole ultras che sposa la causa di un ex presidente, sicuramente non tra i più amati, dell’Us Catanzaro. Un fatto mai digerito dai fratelli, ma grazie alla stima verso il sottoscritto, in tanti di loro votarono e contribuirono alla mia elezione nelle amministrative del 2017″ – si legge nella nota. Pisano continua: “Quel risultato mi vide il primo tra gli eletti del Movimento. Affermazione, quella di Officine del Sud, che per dovere di verità è stata ottenuta grazie al lavoro messo in atto dall’ex Assessore Giampaolo Mungo. Un contributo è arrivato, in quota parte, pure da alcuni membri autorevoli di Fratelli d’Italia, con l’allora coordinatore cittadino Alfredo Serrao. Nomino loro due perché Serrao venne fatto fuori ad ottobre e Mungo a novembre. Anche loro pleonastici? Nel tempo li perdemmo per motivi che non sto qui ad elencare e paghiamo tuttora un peso a lei noto. Lo scranno alla Provincia? È stato conquistato grazie al lavoro di tutti i sindaci e consiglieri del Movimento. Tuttavia, come ben sa, non sarebbero comunque bastati alla mia elezione se lei non avesse magistralmente agito da stratega, ne bisogna darle atto, e in prima persona anche su Catanzaro. Con i suoi modi garbati e la sua galanteria nel conquistare la Provincia, lei Cavour ed io Garibaldi nell’impresa dei Mille. Non abbiamo mai avuto un diverbio, mai una parola offensiva. Ho stima nei suoi confronti. Ma da ottobre le cose sono cambiate. Sono cambiate politicamente. Per tutti noi. Il prezzo da pagare ogni giorno per tutti quanti noi è stato salato. Da deleghe sportive improvvise al pettegolezzo più effimero, fino alle bordate giornalistiche e giornaliere subite dal nostro buon Cavallaro. Presidente, se ritiene sia opportuno sostituire il capogruppo di Officine del Sud della città capoluogo di regione lo faccia all’interno di un percorso politico chiaro. Dentro le nostre stanze e senza mezzi termini. Lo faccia in qualità di Presidente e capo famiglia, e lo faccia con dei motivi validi. Perché il sottoscritto è ancora saldamente convinto di essere nel giusto e di non aver mai esposto a rischi il gruppo consiliare e l’assessore nell’esecutivo”. “Ho mirato a perseguire l’interesse dei molti, non dei pochi. Nella logica della verità e della onorabilità della mia parola davanti ai miei colleghi di maggioranza e davanti al garante della coalizione che è il Sindaco Sergio Abramo. Ma soprattutto – conclude Pisano – davanti a una città che mira al progresso, e che è stanca del politichese e delle strategie personalistiche che mettono poca luce e troppe ombre sull’operato di noi tutti. Il meglio del meglio non è vincere cento battaglie su cento, bensì sottomettere il nemico senza combattere”.

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