Addio al ‘Cremino’ di piazza Garibaldi: una storica saracinesca si abbassa per sempre

I ricordi del titolare Sestito: i primi cornetti di notte della città, il gelato d'inverno, la crisi. Di 'Cremino' ne rimane solo uno

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    di Maria Teresa Rotundo

    Dopo 60 anni di onorata attività ha chiuso “Il Cremino” del signor Franco Sestito, sito in piazza Anita Garibaldi nel quartiere Lido di Catanzaro. Proprio così, ha chiuso. Nonostante l’incredulità dei catanzaresi, che continuano a spingere la porta d’ingresso del bar in fase di smantellamento. Ha chiuso a causa della crisi generale che sempre con più frequenza ha ormai abituato gli imprenditori a fare i conti con più spese e meno incassi. Con la cessazione di questa importante attività si chiude una pagina di storia del quartiere Lido di Catanzaro e non solo. Rimane aperto un solo locale che porta questo celebre ‘marchio’ su via Progresso. Oggi a Catanzaro si abbassa quindi un’altra storica saracinesca dopo aver servito oltre 22 milioni di clienti nel suo punto vendita centrale, un bar che, senza dubbio, nel suo campo è stato un grande esempio e che rimarrà  sempre vivo nel ricordo di intere generazioni di famiglie catanzaresi. Ripercorriamo in questa intervista la storia e le emozioni di Franco Sestito, l’imprenditore che ha permesso ai catanzaresi di gustare il gelato anche d’inverno e nel 1970 ha lanciato la moda del cornetto di notte in città.

    Signor Sestito, quando è iniziata la sua storia imprenditoriale?

    Nel 1953 ho iniziato a lavorare come cameriere nel bar sito sul corso del quartiere Lido di Catanzaro. Nel 1965 ho rilevato questa attività commerciale aprendo in contemporanea un piccolo chiosco sul lungomare. In tanti ricordano la pubblicità su cui in quegli anni avevo deciso di investire, c’era in fatti una barca con un megafono  che sponsorizzava il locale e che tutti potevano sentire dalla spiaggia. Nel 1991 ho aperto un punto vendita sul lungomare, che ho chiuso lo scorso anno, e nel 1997 il bar in piazza Garibaldi. Gestivo così tre bar situati in tre punti nevralgici del quartiere ed i tre, come tutti ricordano, si trovavano a breve distanza l’uno dall’altro. 

    Quali novità è riuscito ad introdurre sul mercato  catanzarese con la sua attività?

    Sono stato io ad introdurre sul mercato i “cornetti della notte”, nel 1970 alle 3.00 veniva gente anche da centro città  per acquistare i cornetti. Molti clienti poi ricorderanno che in passato il gelato era un prodotto tipico della stagione estiva e così mi sono adoperato affinchè i miei clienti potessero gustarlo 365 giorni l’anno. Sono stato sempre attento alle novità, sia nel campo tecnologico che in quello gastronomico. Ho sempre partecipato alle fiere specializzate nel settore gelateria, per offrire il meglio ai miei clienti e così è stato fino dal primo all’ultimo giorno.

    “Al Cremino ci sentivamo come a casa”, ripetono i suoi clienti sui social, è stato questo il suo punto di forza?

    Ho avuto sempre cura del cliente e ho sempre voluto farlo sentire a casa. Chi entrava nel nostro locale si sentiva a suo agio. Voglio sottolineare che il 70% della clientela era femminile, qui le donne si sentivano a proprio agio e non avevano paura di essere infastidite. Senza i miei clienti non avrei avuto una lunga storia imprenditoriale così come è stato e sentirli vicino, in questo importante momento, mi rende forte e fiero di quello che ho fatto.

    Vuole fare un ringraziamento a chi in tutti questi anni gli è stato vicino?

    Si, certamente. Voglio ringraziare tutte le persone che hanno fatto parte di questa grande famiglia. Tutti i miei dipendenti che si sono sacrificati per la mia attività, tanti di loro qui hanno conosciuto l’amore e sono riusciti a creare una famiglia. Ringrazio tutti gli altri colleghi per l’affetto e la vicinanza che mi hanno dimostrato. Un ringraziamento va poi a tutti i clienti che mi hanno rinnovato la fiducia negli anni. In tanti alla notizia della mia chiusura si sono commossi. Ora il messaggio con cui voglio salutarli è questo: è’ vero che “Il Cremino” di Franco Sestito ha chiuso, ma è altrettanto vero che rimarrà aperto nel cuore di tanti, perché certamente rimarrà vivo il ricordo dei bei momenti trascorsi insieme a noi.

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