Cisl Medici: un’altra condanna per l’Asp gestita dall’ex Dg

Il Giudice del Lavoro ha confermato la condanna dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro per condotta antisindacale

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    Riceviamo e pubblichiamo. 

    “Dopo alcuni anni, è stata discussa la causa di appello contro la condanna per condotta antisindacale dell’ASP di Catanzaro diretta dall’ex Direttore Generale Gerardo Mancuso nel 2011. La sentenza del Giudice del Lavoro del Tribunale di Catanzaro ha rigettato il ricorso confermando la condanna per il comportamento tenuto dall’ex D.G. nell’aver limitato l’esercizio della libertà e dell’attività sindacale. Infatti, con sentenza del 28 gennaio 2016, nel procedimento promosso congiuntamente dalla CISL MEDICI, dalla CISL FPS, dalla FASSID, dal SINAFO, tuttei sindacati difesi dall’avvocato Ileana Pileggi, il Giudice del Lavoro ha confermato la condanna dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro per la condotta antisindacale tenuta in merito all’adozione della delibera n. 2662 del 28.12.2010 con cui veniva approvato “l’atto di riorganizzazione funzionale” dell’ASP di Catanzaro. Anche le conseguenti e contestate delibere con cui venivano conferiti incarichi di struttura semplice, di Distretto e di Dipartimento, e la delibera n. 1038 del 05.04.2011 con cui erano state individuate le figure professionali da assegnare al neo Dipartimento di Cure Primarie “con contestuale individuazione della sede lavorativa” in assenza di criteri contrattati, sono state dichiarate illegittime per invalidità derivata. Oltre al rigetto del ricorso con conferma dell’impugnato decreto della fase sommaria, il Giudice del Lavoro di Catanzaro ha condannato l’Azienda Sanitaria al pagamento delle spese di giudizio liquidate in complessivi 5000 euro più accessori come per legge. Non c’è stato quindi dubbio che la condotta omissiva posta in essere nei confronti delle organizzazioni sindacali ricorrenti dall’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro, ha determinato una lesione del diritto all’immagine delle organizzazioni sindacali che sono state limitate dal mancato adempimento degli obblighi normativamente previsti. La CISL MEDICI esprime, perciò, soddisfazione per la conferma del decreto di condanna in quanto le OO.SS. non hanno potuto esercitare le proprie funzioni poiché è venuta meno la tutela della libertà sindacale nel momento cruciale della definizione di criteri organizzativi di ampio respiro, destinati ad avere effetti (diretti ed indiretti) sulla generalità dei lavoratori. Ancora una volta la CISL MEDICI evidenzia la necessità del rispetto delle prerogative sindacali ritenendo che sia indispensabile ristabilire la cultura delle regole e della trasparenza dei comportamenti da parte del management delle Aziende Sanitarie, degli organismi regionali e dell’Ufficio del Piano di Rientro. Non si possono realizzare condotte in contrasto con le norme, siano esse statali che contrattuali. E’ un dovere osservarle, specie per coloro che dovrebbero avere come obiettivo il miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia dell’organizzazione dei servizi sanitari destinati alla collettività”.

    FEDERAZIONE CISL MEDICI

    Il Segretario Territoriale  Nino Accorinti

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