Verso Cosenza-Catanzaro, oltre seimila biglietti i venduti

Circa 450 i ticket acquistati nel capoluogo. Un tuffo nella storia: come ogni derby il pronostico non sempre è rispettato

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    Quasi 6200 biglietti venduti, di oltre 440 tra i supporter giallorossi. -48 ore al derby per eccellenza. Un derby dove, come all’andata, c’è un Catanzaro che non scoppia proprio di salute, che non parte coi favori del pronostico e che in campo dovrà mettere il classico 110% per una gara dove i punti sono pesanti anche in termini di classifica. Poi, si sa, nei derby chi non parte favorito alla fine riesce pure a fare lo sgambetto. Ma questo è un altro discorso col campo che, domenica pomeriggio, sarà giudice supremo. Di certo, la storia recente ed un po’ meno recente è pieni di episodi con un Catanzaro non proprio favorito ed un po’ meno in salute al cospetto dei cugini bruzi.

     Facendo un salto indietro nel tempo, poi, basti pensare così al match datato 18 marzo 1990. Nonostante un Catanzaro ultimo in classifica, rassegnato al ritorno in serie C, quella domenica sugli spalti del vecchio “Comunale” c’era il pubblico delle grandi occasioni. Dalla serie, l’orgoglio giallorosso viene prima di tutto! Almeno 15mila persone spinsero,  infatti, i giallorossi nel tentativo di fare il dispetto a un Cosenza, anch’esso invischiato nella lotta per non retrocedere. Per la cronaca, finì 0-0. Altro esempio di come le motivazioni e l’orgoglio in un derby sono capaci di annullare il gap tecnico è quanto avvenuto nella stagione 1996/97 in occasione di un doppio confronto di Coppa Italia di serie C. Per la cronaca, comunque, sia all’andata che al ritorno, vince il Catanzaro (2-1 al Ceravolo e 0-1 nel retour match al San Vito). Davide (ovvero la squadra di C2) riesce a battere Golia. Tanto per intenderci, il Cosenza, formazione di C1, sotto la guida di Sonzogni, in quella stagione, conquisterà la promozione in B. Ma, a dir la verità, vedere il Catanzaro  aver la meglio sui Lupi silani è una consuetudine nella storia moderna dei derby così come nei mitici anni Ottanta. Basta citare il 4-1 per il Catanzaro di G.B. Fabbri (tripletta di Surro e gol di Gregorio Mauro) nella stagione 84/85. Al ritorno, ecco la rivincita dei bruzi con Aita che sigla il gol-vittoria. Un brusco stop per le Aquile, in piena lotta per la B.

    Obiettivo, in ogni caso, centrato a fine stagione. Quella, per la cronaca, è l’ultima vittoria in campionato del Cosenza ai danni dei giallorossi! Il campionato 86/87 regala la gioia dell’immediato ritorno nella cadetteria, il tutto condito da un doppio successo sui rossoblù. E si arriva così all’annata 88/89. Nell’occasione a vantare lo squadrone è il Cosenza che, guidato da Bruno Giorgi, al termine del campionato, perde la serie A per la classifica avulsa. Ebbene, nonostante un Catanzaro piccolo piccolo (allenato per la cronaca da Gianni Di Marzio), capace di conquistare la salvezza all’ultima giornata, a gioire sono sempre i tifosi giallorossi. La gara del 13 novembre 1988 si conclude al San Vito sullo 0-0. Al ritorno, accade di tutto… dentro e fuori il campo. Il Cosenza lanciato verso la serie A, sospinto da oltre tremila supporter, viene umiliato per 3-0. L’eroe? Sempre e solo lui. L’incubo peggiore dei rossoblù, ovvero Massimo Palanca autore di una tripletta. Nella stagione successiva, l’Uesse finisce per disputare uno dei peggiori campionati della propria storia. E’ il Catanzaro dei record… negativi. Il Cosenza, dal canto suo, però, non riesce ad avere la meglio.

    La doppia sfida termina 0-0. Dopo di allora, il precedente di Coppa Italia edizione 96/97, la doppia sfida della stagione 2008/2009 (doppio pari per zero a zero), e nella scorsa stagione la gara di andata a Cosenza del settembre 2014, quel maledetto mercoledì di ottobre 2014 per Checco Moriero e la sua truppa. Ed infine il colpo di testa di Bernardo che il 14 febbraio 2015 (chi è scaramantico può già toccare ferro) ha regalato alle Aquile l’ennesimo successo con tanto di esultanza sotto il settore ospite. Bentornato, quindi, caro vecchio derby di Calabria, con Razzitti che hanno praticamente ultimato la preparazione. Oggi pomeriggio è stata la volta di una seduta tecnico-tattica al PoliGiovino. Gruppo disteso, concentrato e che si è allenato al gran completo, eccetto Calvarese fermo ai box. Domani, sarà la volta della rifinitura al PoliGiovino e della conferenza stampa pregara di Alessandro Erra. A spingere i giallorossi e ad essere vicina sia come tifosa che come dirigente ci sarà la vice presidente Gessica Cosentino rientrata proprio oggi in Italia. Al San Vito, invece, non ci sarà il presidente Cosentino impegnato all’estero per motivi di lavoro.  

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