Non solo scuse e fiori per Gessica, ma la promessa di ‘ripulire’ la curva da alcuni soggetti

A Matera con striscioni e cori di scuse... Gli Ultras si riprendono l'onore

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    L’uomo intelligente è quello che mantiene la sua intelligenza a una temperatura indipendente dalla temperatura dell’ambiente in cui vive. Scriveva così il filosofo Nicolás Gómez Dávila. E di intelligenza stiamo parlando alla fine di questi giorni concitati, in cui la temperatura dell’ambiente circostante ha raggiunto livelli altissimi, iniziati con un coro partito dalla Curva e intonato da pochi soggetti , in cui si faceva un deplorevole riferimento a Gessica Cosentino, vice presidente dell’Us Catanzaro e figlia del presidente. L’intelligenza di una donna come Gessica che ha evitato un vittimismo strumentale, proprio di chi solitamente ha poche argomentazioni e l’intelligenza di chi, se pur con un tantino di ritardo rispetto ai fatti, è riuscito a fare un passo indietro dissociandosi da chi fa dello stadio il luogo in cui diventare una persona peggiore. Ieri pomeriggio all’hotel Palace, il nocciolo duro del tifo della ovest, ha incontrato Gessica, facendole consegnare un mazzo di fiori da una bambina e la tessera Ultras. Con la promessa che a Matera cori e striscioni saranno dedicati proprio alla vice presidente e con la promessa che, chi ha rotto il patto d’onore con la Curva con frasi oltraggiose e minacciose, in quel settore non metterà più piede. “Ero certa – ha detto Gessica a Catanzaroinforma – che i tifosi veri, quelli che tengono alla squadra e che frequentano lo stadio con amore e passione, avrebbero fatto un gesto di riconciliazione ma soprattutto avrebbero preso le distanze da quanto accaduto. La nostra scelta è stata quella di non prendere posizioni ufficiali, convinti come siamo che il tifo abbia bisogno di una società concentrata sugli obiettivi da raggiungere e la società abbia bisogno di un tifo motivato e passionale” . Pace fatta dunque tra Gessica e gli Ultras della Curva i quali forse, dopo questa esperienza, avranno preso anche più consapevolezza di se stessi e dell’importanza che le parole Onore e Storia hanno quando sono associate al calcio.

    Giulia Zampina

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