Parco ippico, continua la polemica tra Provincia ed ex gestori

Sui box, Verdina: "Strano che il presidente Bruno non si sia accorto che centoquaranta box sono stati costruiti già un anno fa"

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    Pubblichiamo qui a seguire la replica di Paola Verdina, ex presidente del consorzio Valle dei Mulini al presidente della Provincia Enzo Bruno.

    “Concordo completamente con l’affermazione che il Centro Ippico Valle dei Mulini è di proprietà della Provincia di Catanzaro. Infatti è proprio per questo che siamo preoccupati del suo degrado: la mia famiglia è di Davoli, mio marito e mio figlio vi risiedono, e quindi sono comproprietari, anche se di una piccola parte, del centro.

     Per quanto riguarda il resto, si tratta della solita propaganda politica che non ha il benché minimo riscontro nella realtà. Se le conferenze stampa, anziché farle negli uffici della Provincia come quella del 12 gennaio scorso, il presidente Bruno le convocasse nel Parco Ippico e, con l’occasione vi invitasse a partecipare anche il sindaco di Catanzaro, il prefetto ( come spesso si è fatto nel periodo della mia gestione, il presidente della Regione, il presidente della Camera di Commercio e le altre cariche, forse cambierebbe idea e non consentirebbe di far scrivere certe cose.

    Si legge che nel Centro sono in corso lavori di ampliamento che prevedono tra l’altro la realizzazione di un numero adeguato di box : mi pare strano che il responsabile del patrimonio non sappia che detti box sono 140 e sono stati costruiti più di un anno fa : probabilmente non li ha visti per via dell’erba che li nasconde. Si legge anche che i lavori stanno per essere ultimati, mentre risultano totalmente sospesi da 11 mesi e la parte di opere eseguite rappresenta meno del 30 per cento del totale. Perciò, considerato che la consegna dei lavori risale a settembre 2014 e, quindi, in poco meno di due anni è stato realizzato il 30 per cento, possiamo sperare di vederne l’ultimazione più o meno entro il 2020. E chi si farà poi carico dei maggiori costi? Sempre pantalone naturalmente.

    Si scrive che il supporto tecnico è assicurato dal Comitato Regionale : io faccio parte di detto comitato da oltre sette anni ma nessuno ha mai chiesto il mio contributo. Per quanto riguarda la situazione disastrosa ereditata non è il caso di commentare perché è a conoscenza di tutti ed è comunque ampiamente documentata nel verbale di presa in consegna redatto in contraddittorio tra il mio avvocato Antonio Balladelli e l’ingegner Antonio Leone della Provincia corredato da un numero adeguato di foto. Ma la cosa più eclatante, ed ammiro il coraggio di chi scrive e che immagino di sapere, è affermare che l’erba nei campi in sabbia silicea si estirpa in primavera per preservare il silicio : questa bisogna suggerirla ad Equiteria per il suo prossimo brevetto e, anzi, il presidente Cardona potrebbe suggerirla al comitato organizzatore di Piazza di Siena così eviterebbe di toglierla e rimetterla ogni anno. Per quanto riguarda i cavalli ricordo alla  dottoressa Alberto che l’ingegnere Leone si era assunto l’obbligo di prenderseli in carico già al 31luglio2015 mentre sono rimasti nel centro fino al mese di ottobre curati da un operaio indiano ancora alla mie dipendenze e con fieno e mangime comprato dalla sottoscritta: la dottoressa Alberto faccia vedere le fatture per l’acquisto del fieno ,del mangime e delle spese veterinarie! Dopo tale data li ho dovuto portare via per evitare la denuncia per abbandono di animale così come documentato. Per quanto riguarda la mia condizione di morosità questo lo discuteremo nelle sedi opportune quando gli avvocati faranno i conti; fino ad allora diffido chiunque di usare questo appellativo nei miei confronti. Infine vorrei chiedere alle signore Giovanna Moretti Colosimo e Glenda Giglio Figorilli, che a quanto si dice hanno già sottoscritto il contratto per l’affitto dei box dove ospitare permanentemente i loro cavalli, se sono disponibili a far lavorare i loro cavalli, che costano fior di soldi, in quei campi oppure se dovranno sempre aspettare che in primavera qualcuno vada ad estirpare l’erba”.

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