Ecoballe a Lamezia Terme, Parentela (M5s): ‘No ad altro attentato all’ambiente’

La Calabria non può permetterselo 

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    «È scandaloso che i rifiuti della Campania debbano essere smaltiti a Lamezia Terme, peraltro attraverso una ditta già indagata per lo smaltimento illecito dei rifiuti nello scandalo ‘trivellopoli’». È quanto affermano in una nota congiunta il deputato M5s Paolo Parentela ed il Meetup Lamezia Cinque Stelle, che aggiungono: «La Calabria è da anni in perenne emergenza rifiuti, con il problema sollevato nei giorni scorsi dall’Istituto Superiore di Sanità relativo ai siti contaminati da bonificare. Un’emergenza costante che ha portato la nostra regione a dover esportare i rifiuti all’estero. Questo, però, non impedisce di accogliere 81mila tonnellate di ecoballe della Campania inclusi quelli provenienti dal depuratore di Marcianise (CE)». La nota continua: «Il risultato dell’emergenza rifiuti che ha colpito la Campania, è che le ecoballe che verranno smaltite a Lamezia Terme possono contenere qualsiasi tipologia di rifiuto non trattato. La presenza di rifiuti pericolosi all’interno dei carichi che verranno smaltiti in Calabria è praticamente certa e, considerato che il controllo ambientale da noi è quasi assente, la preoccupazione per dei cittadini scatta in automatico». «Dalle poche informazioni che abbiamo – spiegano i Cinque Stelle – le ecoballe dovrebbero essere aperte a Lamezia per recuperare i materiali riciclabili, per poi essere reimballate e spedite attraverso il porto di Vibo in Portogallo. I rifiuti liquidi, invece, dovrebbero subire un processo chimico di depurazione anche con l’aiuto del depuratore consortile di Lamezia che invece tratta solo i reflui in modo biologico. A questo punto i comuni consorziati dovrebbero pagare il servizio depurativo anche per conto terzi». «Vorrei sapere – incalza il parlamentare – quale accordo transnazionale consente loro di trasferire i rifiuti in Portogallo e come verranno smaltiti i rifiuti liquidi. Inoltre vorrei sapere cosa ne pensa di tutto questo l’assessore regionale all’ambiente Rizzo che tace come al solito». «Non vorremmo – concludono Parentela ed il Meetup di Lamezia Terme – che la Ecosistem adotti gli stessi sistemi che l’hanno portata al centro delle indagini sulle vicende legate allo smaltimento illeciti dei reflui di Templa Rossa. In questo momento la Calabria non può permettersi di subire l’ennesimo pericolo ambientale causato dai partiti che in tutti questi anni, in Campania come in Calabria, sono stati letteralmente incapaci di gestire correttamente lo smaltimento dei rifiuti, facendoci perdere più di un miliardo di euro attraverso commissari incompetenti che hanno aggravato il problema invece di risolverlo».

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