Catanzaro-Cosenza -2: prevendita a gonfie vele

Aquile verso il 3-5-2. Ancora differenziato per Carcione e Maita

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    Quasi  3700  biglietti venduti (412 ospiti), compresa la quota abbonati. -48 ore al derby per eccellenza, contraddistinto da un altro scherzo del destino. Dopo i confronti di San Valentino (nel 2015 e 2016), ecco servita la partitissima alla “prima” di campionato. Un derby che, come da due stagioni a questa parte, vede ancora una volta un Catanzaro che non scoppia affatto di salute. Un Catanzaro, quindi, che non parte coi favori del pronostico e che in campo dovrà mettere il classico 110% per una gara che, nonostante arrivi solo alla prima di campionato, sembra già essere uno spartiacque per l’annata giallorossa! Poi, si sa, nei derby chi non parte favorito alla fine riesce pure a fare lo sgambetto. Ma questo è un altro discorso col campo, che, domenica pomeriggio, sarà giudice supremo. Di certo, la storia recente e finanche quella meno recente è piena di episodi con un Catanzaro non proprio favorito alla vigilia e che riesce ad avere la meglio sui Lupi silani. Facendo un salto indietro nel tempo, poi, basti pensare per esempio all’incontro datato 18 marzo 1990. Nonostante un Catanzaro ultimo in classifica, rassegnato al ritorno in serie C, quella domenica sugli spalti del vecchio “Comunale” c’è il pubblico delle grandi occasioni! Almeno 15mila persone spingono,  infatti, i giallorossi nel tentativo di fare il dispetto a un Cosenza, anch’esso invischiato nella lotta per non retrocedere. Per la cronaca, finisce 0-0. Altro esempio di come le motivazioni e l’orgoglio in un derby sono capaci di annullare il gap tecnico è quanto avviene nella stagione 1996/97 in occasione di un doppio confronto di Coppa Italia di serie C. Per la cronaca, sia all’andata che al ritorno, vince il Catanzaro (2-1 al Ceravolo e 0-1 nel retour match al San Vito). Davide (ovvero la squadra di C2) riesce a battere Golia. Tanto per intenderci, il Cosenza, formazione di C1, sotto la guida di Sonzogni, in quella stagione, conquisterà la promozione in B. Ma, a dir la verità, vedere il Catanzaro  aver la meglio sui Lupi silani è una consuetudine nella storia moderna dei derby così come nei mitici anni Ottanta. Basti pensare al derby conclusosi sul punteggio di 4-1 per il Catanzaro di G.B. Fabbri (tripletta di Surro e gol di Gregorio Mauro) nella stagione 84/85. Al ritorno, ecco la rivincita dei bruzi con Aita che sigla il gol-vittoria. Un brusco stop per le Aquile, in piena lotta per la B. Obiettivo, in ogni caso, centrato a fine stagione. Quella, per la cronaca, è l’ultima vittoria in campionato del Cosenza ai danni dei giallorossi! Il campionato 86/87 regala la gioia dell’immediato ritorno nella cadetteria, il tutto condito da un doppio successo sui rossoblù. E si arriva così all’annata 88/89. Nell’occasione a vantare lo squadrone è il Cosenza che, guidato da Bruno Giorgi, al termine del campionato, perde la serie A per la classifica avulsa. Ebbene, nonostante un Catanzaro piccolo piccolo (allenato per la cronaca da Gianni Di Marzio), capace di conquistare la salvezza all’ultima giornata, a gioire sono sempre i tifosi giallorossi. La gara del 13 novembre 1988 si conclude al San Vito sullo 0-0. Al ritorno, accade di tutto… dentro e fuori il campo. Il Cosenza lanciato verso la serie A, sospinto da oltre tremila supporter, viene umiliato per 3-0. L’eroe? Sempre e solo lui. L’incubo peggiore dei rossoblù, ovvero Massimo Palanca autore di una tripletta. Nella stagione successiva, l’Uesse finisce per disputare uno dei peggiori campionati della propria storia. E’ il Catanzaro dei record… in negativo. Il Cosenza, dal canto suo, però, non riesce ad avere la meglio. La doppia sfida termina 0-0. Dopo di allora, il precedente di Coppa Italia edizione 96/97, la doppia sfida della stagione 2008/2009 (doppio pari per zero a zero), ed i confronti delle ultime due stagioni (tra cui i due derby di San Valentino) intervallati da quel maledetto mercoledì di ottobre 2014 per Checco Moriero e la sua truppa. Il ricordo recente più dolce per i supporter giallorossi? Su tutti il colpo di testa di Bernardo datato 14 febbraio 2015 che ha regalato alle Aquile l’ennesimo successo con tanto di esultanza sotto il settore ospite oppure il gol di Patti al San Vito nel pomeriggio del 14 febbraio 2016 per il momentaneo vantaggio ospite.

    Diario di bordo

    Si va verso un Catanzaro schierato col 3-5-2 e con un centrocampo inedito ed in emergenza. Carcione, anche oggi, ha lavorato a parte e non sarà della contesa. Bensaja e Baccolo, nella migliore delle ipotesi, potranno entrare in campo nel corso del match, per cui spazio a Roselli affiancato dal belga Van Ransbeeck e da Icardi. In avanti, quattro elementi per due maglie: Giovinco, Sarao, Cunzi e Tavares (coi primi due favoriti). In difesa, Patti out perché squalificato e maglie da titolari a Joao Francisco, capitan Di Bari e Prestia. Nel pomeriggio, penultimo allenamento della settimana per la formazione giallorossa in vista del derby domenica. La squadra, come riportato dal sito ufficiale, s’è ritrovata sul rettangolo verde del poliGiovino per svolgere una seduta prettamente tattica. Dopo l’iniziale riscaldamento tecnico, è stata la volta di una serie di esercitazioni che hanno riguardato fase offensiva e difensiva. Una partitella in famiglia ha chiuso l’allenamento. Lavoro differenziato per Carcione e Maita. Domani pomeriggio, con inizio alle ore 16.30, è in programma la rifinitura che si terrà a porte chiuse al Ceravolo.

     

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