Festival d’autunno anno 14: tra rock, jazz e pop (CON VIDEO)

Presentato il programma della rassegna diretta da Antonietta Santacroce . Oltre ai concerti di Steve Hackett del duo Paoli-Rea e di Massimo Ranieri anche eventi culturali

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    Rock, jazz & pop: grandi interpreti in scena. E’ questo il sottotitolo della quattordicesima edizione del Festival d’Autunno che anche quest’anno offrirà un ricco programma tra eventi musicali ed incontri culturali. A presentarne i dettagli questa mattina è stato il direttore artistico Antonietta Santacroce nel foyer del Teatro Politeama che sarà la cornice di tre attesi concerti di rilievo internazione e nazionale. Il festival affida l’inaugurazione il 12 novembre a Steve Hackett, ex leader dei Genesis, che imbraccia la chitarra classica per uno concerto-evento proposto in esclusiva nazionale, accompagnato dai virtuosismi delle tastiere di Roger King e dall’intrigante sound del poliedrico Rob Townsend ai fiati.

    La scaletta coprirà infatti i 45 anni di carriera di Hackett, con brani dei suoi Genesis come After the Ordeal, Horizons, Hairless Heart e Blood on the Rooftops. Si proseguirà sabato 26 novembre con il magico duo Gino Paoli-Danilo Rea che riproporrà uno spettacolo, premiato da innumerevoli sold out nei più prestigiosi teatri d’Italia, affascinante e unico per le versioni innovative dei classici della storia della musica italiana e internazionale. A concludere il trittico sarà il ritorno di Massimo Ranieri con “Malìa”, la sua ultima produzione, un omaggio alla melodia napoletana, che ha inaugurato quest’anno con straordinario successo Umbria jazz a Perugia. Le grandi canzoni americane degli anni ‘50 e ‘60 rivivono con una nuova elegantissima veste musicale grazie all’incontro tra il cantattore e le stelle del jazz internazionale: Enrico Rava, alla tromba e al flicorno, Stefano Di Battista, al sax alto e soprano, Rita Marcotulli, al pianoforte, Stefano Bagnoli alla batteria, e Riccardo Fioravanti, al contrabbasso. Ad arricchire il programma del Festival d’Autunno una variegata sezione culturale intitolata “Kalon Brion. Lo spirito della Calabria, la Calabria dello spirito” ospitata nei locali del Marca.

    Martedì 15 novembre sarà proiettato il film documentario “God blessed Calabria”, realizzato dal regista Erminio Perocco e prodotto dall’associazione Donne in Arte, che attraverso immagini suggestive ed il contributo storico di eminenti studiosi, svelerà una Calabria bizantina per molti versi inedita e sicuramente di gran fascino, tentando di colmare una profonda lacuna di conoscenza propria anche degli stessi calabresi. A discutere, a margine della visione, de “La Calabria terra d’incontro tra oriente e occidente” saranno gli archeologi Chiara Raimondo e Francesco Cuteri.

    Mercoledì 16 novembre si parlerà di “Dio nelle terre di frontiera” con due grandi preti di strada come mons. Domenico Battaglia e don Aniello Manganiello.

    Giovedì 17 novembre interessante dibattito sul libro “Il Sud deve morire” in compagnia dell’autore Carlo Puca, giornalista di Panorama, e Paolo Pollichieni, direttore responsabile del Corriere della Calabria. Il pomeriggio successivo sarà la volta de “La Calabria: terra d’incontro nel secondo millennio”: sindaci di frontiera, giornalisti ed esponenti delle istituzioni raccontano una terra che ha fatto dell’accoglienza la propria mission.

    Sabato 19 novembre si parlerà di “Calabria è arte: La Magna Graecia nelle creazioni di Gerardo Sacco”, mentre in chiusura martedì 22 novembre un fuori programma all’Auditorium Casalinuovo con la produzione originale del Festival, “C’era una volta. Fiabe calabresi a teatro” a cura di Teatro Incanto.

    “Un programma che unisce i grandi eventi musicali con i momenti dedicati alla cultura e alla denuncia – ha commentato la Santacroce – che contribuiranno a coinvolgere e far riflettere il grande pubblico su temi di assoluta attualità alla presenza di intellettuali ed artisti di fama”. A confermare l’assoluta qualità del programma anche il dirigente del dipartimento turismo della Regione Calabria, Pasquale Anastasi, che ha evidenziato le ragioni per cui il Festival d’Autunno è stato inserito tra i primi posti della graduatoria sugli eventi storicizzati: “Questa manifestazione – ha detto – è caratterizzata da elementi importanti come la storicità ed il richiamo all’identità e alla tradizione del territorio che la rendono una delle più prestigiose iniziative culturali calabresi. Dal Patto per la Calabria arriveranno 65milioni di euro che ci consentiranno di potenziare e sostenere l’offerta culturale per il prossimo quinquennio e contribuire alla destagionalizzazione dei flussi turistici. Inoltre, il Consiglio regionale nel mese di ottobre sarà chiamato ad approvare la nuova legge sul sistema teatrale che offrirà maggiori garanzie e stabilità ad un settore di grande importanza strategica”.

    A confermare la propria partnership al Festival anche Confindustria Catanzaro – rappresentata dal direttore Dario Lamanna – e la Camera di Commercio, con il presidente Paolo Abramo, i quali hanno sottolineato l’impegno dei rispettivi enti a supportare, facendo una scelta di qualità, un evento che in questi anni ha consentito di innalzare il livello del dibattito culturale sul territorio.

    Domenico Iozzo

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