Donati strumenti di cura all’Oncoematologia del Pugliese Ciaccio dall’associazione ‘Spazi e note di conversazione’

Il quadro della pittrice Ornella Cefaly per la beneficenza. Anche il collegio Ipasvi di Catanzaro ha partecipato all'iniziativa

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    Iniziative di beneficenza come questa di stamattina nell’Unità operativa di Oncoematologia dell’ospedale Ciaccio ci vedranno sempre in collaborazione ed in prima linea. Un’associazione che decide di donare degli strumenti per la cura dei pazienti compie un gesto d’amore, a cui da parte nostra deve corrispondere  la competenza, la cura e la dedizione continua nello svolgere ogni giorno una professione delicata come quella dell’infermiere’. Sono le parole – come riferito da una nota stampa dell’Ipasvi – del presidente del collegio degli infermieri della stessa Ipasvi di Catanzaro e provincia, Concetta Genovese. Numerosi gli infermieri  insieme a lei che hanno partecipato, nella sala della biblioteca dell’anima dell’unità operativa di Oncoematologia del Pugliese Ciaccio alla donazione di diversi strumenti di cura voluta dall’associazione ‘Spazi e note di conversazione’ di Angela Palaia, a favore dell’Unità operativa diretta dal professore Stefano Molica. Si tratta, nello specifico, di un macchinario multiparametrico, un misuratore di pressione senza mercurio con carrello, una sterilizzatrice germicida, degli ossimetri ed un bracciale pediatrico.  

    ‘Momenti di cuore’ il nome dell’iniziativa, in cui un ruolo importante ha avuto inoltre la dottoressa Julia Ruffolo, figlia della pittrice Ornella Cefaly, che purtroppo è venuta a mancare.

    ‘Ho voluto realizzare il desiderio di mia madre, dare in beneficenza il quadro ‘La pace nel mondo’, del 2005 – racconta commossa la giovane Julia – dunque abbiamo pensato insieme all’ associazione di fare una riffa, dei biglietti con offerta libera e comprare macchinari da donare qui. Una serata di beneficenza a cui hanno partecipato oltre centocinquanta persone. Una serata anche di arte e musica, per fare beneficenza rivolta alla cura del cancro. Ho centrato lo scopo che era quello di mia madre e il quadro ha dato alla fine i suoi frutti, i macchinari per il Ciaccio’.

    Una donazione fatta col cuore. ‘Mia madre – racconta Julia Ruffolo – è stata seguita nel percorso della malattia da medici, infermieri e personale sanitario straordinari, dotati di professionalità, umanità e attenzione, tanto da trovare in loro degli amici’.

    Molto partecipato il momento della donazione, tra il personale sanitario presente,  insieme al direttore dell’unità operativa Stefano Molica, alla coordinatrice degli infermieri Ornella Rania e ancora altre associazioni attive nel sociale, vicine all’associazione di Angela Palaia, come Domius, presieduta da Naomi Zampina, associazione giovane che si occupa della tutela legale dei soggetti particolarmente vulnerabili dal punto di vista sociale. 

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