Catanzaro Calcio, Agrigento primo bivio. Sabato: finora poco concreti

'Momento difficile, il lavoro unica ricetta per uscirne fuori

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    Tirarsi su, aggrappandosi a qualche vittoria, oppure affondare definitivamente nel baratro della crisi: il bivio è dietro l’angolo per il Catanzaro, obbligato a portare a casa quanti più punti possibile nelle prossime tre gare di campionato per muovere la classifica e non buttare alle ortiche il già traballante “nuovo progetto tecnico”. Il miniciclo della verità comincerà domenica ad Agrigento, contro l’arrembante Akragas di mister Di Napoli, per poi proseguire in casa contro il Taranto e terminare, a metà ottobre, nell’insidiosa Matera di Auteri. Partire con un passo falso potrebbe essere letale, anche perché un’eventuale sconfitta potrebbe addirittura accelerare il naturale tempo dei bilanci, anticipando scelte e mosse già al centro dei pensieri della società. Dell’importanza della prossima gara è conscio anche Roberto Sabato, stantuffo della difesa non sempre brillante apparso però in crescita contro il Messina: «Stiamo vivendo un momento difficile – ha affermato l’ex Alessandria – ma siamo convinti che a mancare per ora siano solo i risultati. Il livello delle prestazioni non preoccupa né me nella squadra, ma è ovvio che se mancano le vittorie vuol dire che bisogna lavorare di più». Da parte sua il ventinovenne potentino è consapevole delle performance personali sottotono, pur sottolineando come «il caldo di queste prime giornate, la struttura fisica imponente e il modulo che prevede grande corsa» non lo abbiano aiutato: «Tatticamente ho sempre fatto il difensore a tre o il terzino, ricoprendo il ruolo di esterno a centrocampo solo all’esigenza; in questa posizione se non stai bene fisicamente si vede e i miei inizi sono sempre simili a quelli di un motore diesel». Di certo, da uno come lui, ci si aspetta molto di più per il prosieguo della stagione. Un po’ come dall’attacco, a secco ormai da duecentottanta minuti e apparso inconsistente in fase di finalizzazione: «Arriviamo tante volte davanti al portiere ma poi non riusciamo a concretizzare – ha sottolineato Sabato – Con il Messina, a tratti, abbiamo fatto anche meglio rispetto alla gara contro la Fidelis Andria ma se contro i pugliesi siamo riusciti a vincere segnando tre gol, contro i siciliani abbiamo perso non riuscendo mai a centrare il bersaglio. E’ il calcio, sono momenti di una stagione, e l’unica medicina è il lavoro». La speranza è che qualcosa cambi alla svelta, magari già ad Agrigento, perché l’amarezza dei tifosi monta e le piazze tranquille della classifica cominciano ad allontanarsi. «Vogliamo bissare la buona prestazione di domenica scorsa portando però il risultato – ha concluso il difensore – un pareggio può aiutare ma il pensiero della squadra è andare lì per vincere. L’indifferenza dei tifosi? Dobbiamo essere bravi ad isolarci e a pensare solo al campo».

    Gianfranco Giovene

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