Daniele Rossi a Firenze, ‘Gli imprenditori devono conoscere le tecnologie e aprirsi ai mercati’

Il presidente di Confindustria Catanzaro ad un convegno nazionale dagli importanti contenuti economici 

Più informazioni su


    Giornata fiorentina per il presidente di Confindustria Catanzaro Daniele Rossi, che ha preso parte, al convegno nazionale “Arte, cultura e impresa – Vantaggio competitivo del Brand Italia e motore di sviluppo del Pil e dell’occupazione”, organizzata presso la Sala dei Cinquecento a Palazzo Vecchio dalla Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro.

    Insieme al Vicepresidente di Unindustria Calabria, i Ministri Dario Franceschini e Carlo Calenda, alcuni tra i più importanti imprenditori italiani come Luca Cordero di Montezemolo e Diego Della Valle, nonché giornalisti del calibro di Enrico Mentana e Paolo Mieli.

    ‘Sono particolarmente entusiasta di partecipare a questo importante seminario – ha dichiarato Daniele  Rossi – non solo per il rilievo e la qualità dei partecipanti e degli intervenuti, ma anche per una questione affettiva e personale visto che mio nonno Guglielmo Papaleo, nel 1997, venne insignito della croce di Cavaliere del Lavoro. Essere qui, dunque, è un modo bellissimo di onorare il suo impegno e al contempo di contribuire alla crescita professionale degli imprenditori calabresi’.

    Tra i temi trattati nel corso del seminario, quello del mecenatismo, una forma di sostegno alla società ed all’arte che negli ultimi mesi è tornata di attualità: basti pensare all’investimento di oltre 1,5mln di euro da parte di Bulgari per il restauro della scalinata di Trinità dei Monti, ma che da sempre “Guglielmo Caffè” ha inteso portare avanti, tanto con Guglielmo Papaleo quanto con i suoi eredi. 

    Per quanto riguarda i contenuti economici dell’incontro, Rossi ha condiviso in pieno le parole del ministro Calenda con il quale, nel corso di un colloquio privato, ha sottolineato come sia necessario chiudere e smetterla con la retorica del  “siamo belli e bravi”:  ‘La Calabria – ha commentato Rossi – deve avere il coraggio di darsi da fare, nonostante, è innegabile, che le condizioni socio-economiche non siano paragonabili a quelle di altre regioni italiane. Ma la nostra regione ha intelligenze e capacità che deve riuscire a sfruttare senza attendere  che dall’alto vengano calati  salvagente speciali.

    Per una effettiva svolta dell’economia regionale, gli imprenditori devono aprirsi ai mercati, devono conoscere le tecnologie, devono avere il coraggio di credere nel prodotto e quindi di stimolarne la crescita, in un quadro virtuoso, anche in sinergia con le altre aziende e con il territorio’.

    Nel suo intervento pubblico, inoltre, il ministro Calenda ha sottolineato come sia necessario uscire dalla logica delle punte di eccellenza che però non riescono a tramutarsi in benessere diffuso. È il caso del settore turistico, ad esempio, in cui i numeri sono concentrati in pochi luoghi, o come il settore manifatturiero in cui i numeri che fanno ben sperare nel settore dell’export sono sostenuti da 15mila imprese sulle circa 400mila del settore.

    Più informazioni su